Sella: “Capello e Mourinho sono molto simili, il portoghese è più esplosivo”

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Ezio Sella, cresciuto nelle giovanili della Roma ed ex calciatore della Fiorentina, ha parlato a Centro Suono Sport all’interno di “Bar Forza Lupi”:

Fiorentina-Roma?
“La Fiorentina, pur perdendo ultimamente, ha fatto spesso buon prestazione. Non hanno più Vlahovic e si vede, fanno più fatica a fare gol. Cercano sempre di essere propositivi, sono una squadra sempre pericolosi. La Roma ha trovato una quadratura giusta, subisce poco e si difende molto bene. Penso che la Roma possa far bene a Firenze, sarà una partita importante per la classifica però sarà una partita in cui la Roma cercherà in tutti i modi di non subire gol, colpendo la Fiorentina nelle ripartenze. A livello difensivo, la Fiorentina lascia un po’ a desiderare”.

Quanto può influire Roma-Leicester?
“Sarebbe stato peggio non riuscire ad arrivare in finale, secondo me psicologicamente la Roma è al top della condizione, aver vinto contro il Leicester ti dà qualcosa in più”.

Similitudini tra Capello e Mourinho?
“Sono due tecnici vincenti, la loro storia parla chiaro. Credo che Mourinho possa creare delle situazioni adatte e importanti per aiutare la Roma a competere a grandi livelli. Già quest’anno, se dovessi vincere la Conference League sarebbe un qualcosa di importante, la realtà è che è un trofeo internazionale ed è sempre qualcosa di prezioso”.

Ha mai visto Capello commosso come Mourinho?
“Sono due caratteri diversi, Capello si tiene tutto dentro ma non per questo non è contento di quello che si fa e di quello che si è ottenuto. Mourinho è più esplosivo, è più vicino al popolo giallorosso perché ha un modo di comunicare che coinvolge il popolo giallorosso e questo per Roma è importante”.

Cosa ci puoi dire di Zeman?
“A livello umano penso di aver conosciuto poche persone come Zeman, è una persona corretta e leale. Per quanto riguarda l’aspetto professionale, ho imparato molto nei due anni con lui, ho imparato cosa vuol dire preparare la partita in settimana e far migliorare i giocatori, Zeman è stato l’unico in Italia a valorizzare giocatori sconosciuti che sono arrivati in Nazionale. Bisogna dargli merito”.

Real Madrid-Roma 4-2 con te in panchina nella stagione 2004/2005.
“La stagione non è stata bella, per quanto riguarda quella partita tutti mi ricordano il primo tempo di quel match, vincevamo 2-0. Stiamo parlando di Ronaldo, Figo, Zidane, Roberto Carlos, quel Real Madrid lì. Peccato perché in quella partita siamo arrivati mentalmente e fisicamente non bene, proprio per aver cambiato tanti allenatori e per una situazione drastica e confusionaria che c’era in quel momento”.

Che ne pensa del settore giovanile della Roma?
“Ai miei tempi abbiamo fatto un ottimo lavoro con Bruno Conti, credo che questa continuità ci sia ancora perché ci sono giocatori che meritano di calcare palcoscenici importanti. Stanno facendo un buon lavoro, poi Mourinho è uno che fa giocare i giovani che sono bravi”.

Qual è la più grande difficoltà di Roma?
“È un ambiente umorale, non c’è equilibrio tra vittoria e sconfitta e si fa sentire molto. Tutto questo incide molto nel discorso tra giocatori e società, diventa difficile per il tecnico gestire queste situazioni. Se hai una squadra con 4-5 campioni, dove questo tipo di discorso non crea nessun tipo di problema, allora è tutto diverso perché queste pressioni vengono meno”.

Il Feyenoord?
“Le squadre olandesi sono sempre pericolose, giocano un buon calcio e sono propositive. La fase difensiva non è il massimo, credo che sarà una finale difficile però la Roma ha le carte in regola per vincere”.

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