Ettore Viola: “L’arrivo di Mourinho mi ha fatto ringiovanire. Con lui ci sarà da divertirsi, in campo e fuori”.

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Ettore Viola, figlio dell’ex presidente della Roma Dino, è stato intervistato su Centro Suono Sport all’interno della trasmissione “Bar Forza Lupi”.

L’addio di Fonseca?
“Era nell’aria il fatto che il tempo di Fonseca alla Roma si stesse esaurendo. Fonseca è stato sufficientemente sfortunato, ha perso i pezzi migliori nel periodo clou dell’anno, spesso si danno responsabilità agli allenatori ma ci sono anche i giocatori. Questo è un campionato anomalo con il COVID-19, la Roma ha pagato tanto”.

L’ingaggio di Mourinho?
“Mourinho è legato al suo agente Mendes, che ha una visione mondiale. Mourinho sceglie i calciatori di persona, se ne assume direttamente la responsabilità, non c’è un mediatore che lo ha sponsorizzato o un direttore generale che si è invaghito di qualcuno. Insomma, ci mette la faccia. E poi, ha grande carisma e personalità, le sue dichiarazioni sono intelligenti, è una persona che mi è sempre stata simpatica. Ci sarà da divertirsi in campo e in fuori”.

L’impatto di Mourinho a Roma è simile a quello avuto da Capello e Liedholm?
“Sono tre periodi diversi, tre caratteri diversi. Mourinho si valorizza come tecnico e non come giocatore, sono tre personalità che hanno vinto e sono carismatiche, sanno scegliere le persone e impongono la scelta dei giocatori. Liedholm la condivideva con Viola, Capello la condivideva con Sensi, Mourinho ha profonda conoscenza dei calciatori e, con Mendes, può fare una Roma di qualità superiore. Mourinho vuole rilanciarsi, ha voglia di tornare il numero uno e non vorrà commettere errori. Sono contento e fiducioso”.

Questa rosa potrebbe rendere di più con Mourinho?
“Ne sono abbastanza sicuro, poi servono tre basilari pedine. Ho conosciuto un po’ il mondo del calcio, io non ho mai suggerito acquisti. Mourinho, però, ha una qualità nello scegliere i calciatori simile a quelle di Capello e Liedholm”.

Che aspettative ha su Mourinho?
“Mi sono ridestato, risvegliato, riaffezionato come tifoso. Non posso sopportare più una quantità di dirigenti superpagati, mi auguro che la struttura della Roma acquisisca maggiore professionalità a tutti i livelli, con una presidenza che ha grandi aspettative investendo su Mourinho. Ci sono i presupposti per fare bene, poi dovrebbe tornare il pubblico e questo aiuterà. Mi sono ringiovanito”.

Possiamo dire che il primo anno è stato di ambientamento e che finalmente scopriamo i veri obiettivi dei Friedkin?
“Non è che uno ha la bacchetta magica e inizia a fare calcio, bisogna mettere le pedine giuste al posto giusto. Dico ai tifosi della Roma di ridestarsi dal torpore, tornate allo stadio ma con saggezza dato il momento”.

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