Durante la scorsa settimana, James Pallotta ha parlato alla Sloan Sports Analytics Conference del MIT di Boston in occasione della conferenza “The Beautiful Game’s Global Reach”. Di seguito le sue parole sulle radio romane:
«A Roma c’erano 9 stazioni radio che parlavano di Roma 24 ore su 24. Ad oggi siamo l’unica squadra in Europa che ha una sua stazione radio, a cui abbiamo dato vita circa due anni e mezzo fa. Credo che nel frattempo ne abbiamo mandate 2 in bancarotta, adesso ce ne mancano altre 7. Abbiamo bisogno di spiegare la nostra versione dei fatti. Abbiamo la Roma da 5 anni, per i primi 2 abbiamo dovuto risolvere problemi con le banche. Era una situazione difficile, ma abbiamo visto nella Roma la possibilità di costruire un brand sportivo internazionale perché, appunto, c’è Roma. Io e gli altri proprietari abbiamo molta esperienza nel mondo dello sport. Ho 35 anni di esperienza nei media e nell’intrattenimento, oltre a 35 da investitore nel mondo tecnologico. Tre anni e mezzo fa abbiamo costruito Roma Studio, abbiamo un set di studios per produrre contenuti come ogni altra squadra in Europa. Allo stesso tempo è nata Roma TV, che ora produce 7 ore di contenuti originali al giorno, e stiamo iniziando a distribuirli anche nel resto del mondo. Abbiamo costruito anche un nostro sistema interno di dati. C’è molta strada da fare per capire chi sono i propri tifosi, quindi l’abbiamo fatto con la tv, e come ho già detto abbiamo comprato una nostra radio per dare la nostra versione, perché dovevamo avere a che fare con 9 stazioni radio a Roma, e se le ascoltassi tutti i giorni, mi butterei dal Tobin Bridge (un ponte di Boston) perché inventano cose tutto il giorno su quello che facciamo o su quello che faccio io.»