Champions League, Perotti:”Gol? Si è riaperta la porta ultimamente. Qualificazione? Sono l’Atletico, non diamoli per spacciati”

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Nel pomeriggio di ieri si è tenuta la conferenza stampa di Eusebio Di Francesco e Diego Perotti in vista della sfida di questa sera tra Atletico Madrid e Roma di Champions League. Queste le parole del numero 8 giallorosso autore del gol che ha sbloccato il derby su rigore:

Come spieghi il tuo ritorno al gol nelle ultime gare?
“Per mia fortuna si è riaperta la porta nelle ultime partite. È una cosa che mi è sempre mancata, ora mi godo il momento. È importante per la squadra e aiutarla a farla vincere, questo è quello che voglio. Se il gol lo faccio io, Dzeko o un altro è lo stesso, però fare gol è sempre bello”.

Si parla del tuo cambiamento dallo scorso anno, per te è cambiato qualcosa?
“Ora gioco in maniera più completa rispetto allo scorso anno. Ero abituato a giocare troppo larga, ora provo a prendere palla sotto la linea, ad essere più vicino all’attaccante o alla porta, avendo più facilità nel segnare o fare assist”.

Chi è stato il tuo maestro sui calci di rigore?
“Ho cominciato a calciare così dai tempi del Siviglia, non ho guardato qualcuno in particolare. Ho calciato tante volte e piano piano ho perfezionato quella maniera. Ho cominciato ormai da 10 anni con un mio amico portiere, lui mi ha dato qualche indicazione per migliorare”.

Credi che l’Atletico Madrid abbia la possibilità di qualificarsi agli ottavi?
“Sappiamo di cosa sono capaci, le finali di Champions, il campionato vinto, non li diamo per spacciati. Sappiamo come il loro allenatore li motivi, così come il pubblico. Sarà una gara difficile ma abbiamo buone possibilità anche perché abbiamo due risultati utili su tre. Io per esperienza diretta so cosa vuol dire affrontare questa squadra, soprattutto quando gioca in casa”.

Che Atletico ti aspetti domani? Come giudichi la gara d’andata?
“Mi aspetto una squadra molto aggressiva, veloce e forte in contropiede. Hanno giocatori capaci di segnare tanti gol. Un allenatore capace di spingere la squadra a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Forse è vero che il pareggio all’andata è stato determinante nel girone, l’Atletico ha avuto le occasioni migliori, come quella all’ultimo minuto per Saul. È vero che una vittoria o una sconfitta può cambiare l’andamento di un girone. Nessuno si aspettava che l’Atletico non vincesse neanche una partita contro il Qarabag, forse è quello che sorprende di più, ma noi ci aspettiamo una gara difficile e siamo concentrati per domani”.

Ti sorprende di più che l’Atletico non abbia ancora vinto in Champions o che Griezmann non segni da 8 gare?
“Sono cose che succedono passare momenti difficili, sta succedendo al Real Madrid così come in una certa misura alla Juventus. Loro sono ad alti livelli da anni, ogni tanto c’è un calo ma succede. Capita alle squadre migliori così come ai calciatori. Griezmann è uno dei migliori al mondo, è molto giovane. Quando lo affrontai dimostrò già di avere tanto talento. Gli auguro di sbloccarsi, ovviamente non domani”.

Felice di aver scelto la Roma? State parlando del rinnovo?
“Dal primo momento mi hanno sempre fatto sentire importante e questo è stato determinante. Piano piano ho cercato di migliorare e di fare il meglio possibile. Il rinnovo? Sarebbe un premio perché sono molto contento qui e vorrei restare a lungo a Roma. Questo sarebbe il culminare della mia rinascita nel calcio”.

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