Il difensore della Roma Antonio Rüdiger ha ripercorso il suo 2016 e quello della squadra attraverso le pagine di asroma.com.
Sull’esonero di Garcia.
“Ero abituato ai cambi di allenatore visto che nella mia ex squadra, lo Stoccarda, ho cambiato qualcosa come sei allenatori in quattro o cinque anni. Quindi ero abituato ad affrontare il cambiamento. Quando sono arrivato alla Roma l’allenatore era Garcia, una persona molto alla mano e un ottimo professionista”.
Sull’arrivo di Spalletti.
“Quando era certo che sarebbe arrivato, ho chiesto ad altri giocatori cosa pensassero di Spalletti e ho fatto alcune domande all’interno della mia agenzia e mi hanno detto tutti che Spalletti era un personaggio unico. E ha ragione – è sempre in piedi per novanta minuti e urla, urla, urla! Grazie a lui sono migliorato molto in fase difensiva e in fase di costruzione quindi, per quanto mi riguarda, mi ha aiutato davvero molto. Con Spalletti sono migliorato molto, anche se non mi piace fare paragoni tra gli allenatori. Ogni allenatore ha i suoi pregi e i suoi difetti e quello che posso dire di Luciano e Rudi è che sono due allenatori molto noti e apprezzati in tutta Europa”.
Sull’impatto di Totti.
“Penso che l’impatto di Totti nella scorsa stagione sia stato fenomenale. Francesco è un esempio e un idolo per tutti noi. Mi ricordo la partita contro l’Atalanta, in cui eravamo sotto 3-2. È entrato e ha segnato il gol del pareggio. In quel momento eravamo davvero tutti felici per lui. Quella partita pazza contro il Torino quando è entrato e ha segnato due gol nelle due occasioni che ha avuto… E’ stato incredibile, davvero incredibile. La sua esperienza gli consente di capire esattamente cosa fare in questi momenti importanti. La scorsa stagione, quando abbiamo sfiorato il secondo posto, Totti si è rivelato fondamentale. Ma i complimenti vanno fatti a tutta la squadra perché, davvero, ce l’abbiamo quasi fatta, ma il contributo di Totti ci ha consentito di preparare al meglio la gara con il Napoli, in cui abbiamo vinto. Quello che posso dirgli è Rispetto. Rispetto la sua carriera e per me è un onore poter giocare assieme a un giocatore come lui”.