Daniele De Rossi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Mediaset Premium e Sky, al termine della gara vinta a fatica dalla Roma sul Pescara.
SKY
Sul traguardo delle 400 presenze in Serie A: “Quando le partite sono così tante, sarebbe importante metterci qualche altro trofeo visto che siamo un po’ a stomaco vuoto. 400 è un numero importante”.
Si può vincere qualcosa? “Non lo so perché la squadra che ha giocato il primo tempo di Bergamo poteva vincere qualche trofeo. Oggi la prestazione è stata balbettante ma ha fruttato i 3 punti. La Juve è maestra nel vincere le partite sporche. Vediamo questo lato positivo. Il Pescara ha pareggiato con Napoli e Inter. Dobbiamo essere contenti della vittoria e della classifica”.
Sulla mancanza di personalità: “In passato ho pensato potesse essere un discorso ambientale ma crescendo mi sono chiesto cosa fosse l’ambiente. La qualità la fanno i calciatori, gli allenatori e qualche dirigente. Non è un nostro alibi quello dell’ambiente. Noi magari continueremo a perdere le partite ma dal nostro punto di vista parlando dopo Bergamo ci si preoccupava di cosa potesse succedere a Roma. L’atteggiamento lo portiamo noi. Poi c’è il discorso sulla qualità della squadra e della mentalità acquisita durante gli anni. Non siamo allo stesso livello della Juve ma possiamo accorciare il gap”.
L’assenza di pubblico? “Ne parlavamo prima del Plzen. Quando ero piccolo lo stadio era sempre pieno. Questo si è un po’ perso. I ricordi più belli che ho da bambino sono legati alla Tevere. Il fatto di non vincere da tanto tempo ha potuto stancare il pubblico. Ci siamo un po’ imborghesiti, mi ci metto anche io. Se però hai più qualità riesci a vincere anche con poco pubblico. Un tempo il tifo italiano era paragonabile a quello sudamericano. Mi dispiace questo”.
La società avrebbe dovuto acquistare calciatori tipo Samuel e Emerson? “Si sono citati due giocatori fortissimi. Nainggolan la Roma lo ha comprato. Non voglio entrare nel merito degli acquisti. Oltre all’ambiente c’è anche il discorso della qualità. La Juve ha una rosa più forte delle altre rose. Negli ultimi anni questa società si è sempre piazzata bene. Ora dobbiamo raccogliere perché l’allenatore è bravissimo”.
Il derby? “A 33 anni è tutto molto più soft ma sicuramente la partita è importante. In passato era una cosa incredibile, ora non è più così”.
MEDIASET
“Sono tre punti importantissimi, quando le partite iniziano e sembrano così facili, invece nascondono insieme. Il Pescara ha pochi punti ma ha sempre giocato meglio, siamo stati bravi, abbiamo vinto una partita sporca. La Juventus è giustamente la più forte, ma spesso ha rischiato. Come avevamo iniziato, sembrava un match senza storia ma se non li ammazzi subito, possono essere pericolosi”.
Domenica c’è il derby: “Se giochiamo così è come dice Dzeko, non so se vinceremo. La Lazio è più forte del Pescara, non sarà facile. Per tanti anni siamo stati etichettati come una delle squadre più belle d’Europa, ma molto spesso abbiamo giocato così, con le ripartenze. Noi siamo impostati diversamente, gli interpreti di allora erano diversi, c’erano Taddei e Mancini, qui ne abbiamo altri forti che hanno meno qualità difensiva forse. Dirò una banalità, ma il miglior modo di difendere è tener palla e oggi non lo abbiamo fatto, abbiamo buttato spesso la palla e loro ritornavano, se tu tieni palla non puoi prendere gol, mi sembra lo disse Liedholm”.
Sul campionato: “La classifica è cortissima, è ridiventata umana per il primo posto. Non ero d’accordo con le parole di Radja di una settimana fa, diciamo che il problema è che la Juventus non perde mai, devono tenere un ritmo più umano”.
Dzeko ha fatto 12 gol: “Dzeko è un bravissimo ragazzo, la fiducia l’ha presa segnando ma lo abbiamo sempre stimato, ora è capocannoniere e ha fiducia. Giochiamo più per lui, ha fatto tanti gol e non diciamo niente, è un ruolino impressionante”.
Ancora sul derby: “La Lazio ha giocatori forti che venivano sottovalutati, ma li ho sempre considerati pericolosi, hanno trovato la quadratura e domenica sarà un derby importante per la classifica”.
Sul contratto: “Non ne stiamo parlando perché non è un assillo, io penso alla classifica, è molto più bella rispetto a ieri e quello è importante, il resto è marginale”.