“Le torri dello Stadio rovineranno lo Skyline di Roma!” Ma nessun clamore per queste?

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stadio della romaDa un paio di giorno non si fa altro che parlare delle torri del progetto del nuovo stadio della Roma, di come verrà rovinato lo skyline della città. Un problema sollevato dalla Soprintendenza per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio per il Comune capitolino in una lettera datata 25 ottobre e svelata ieri in esclusiva da Il Tempo. Proprio a tal proposito lo stesso quotidiano, questa mattina è ritornata sull’argomento, analizzando per bene il problema. Per maggior chiarezza vi riportiamo fedelmente le parole dell’articolo:

“Secondo il testo, fatto arrivare alla Regione Lazio, il progetto del nuovo impianto dovrebbe contenere fotosimulazioni e “coni di visuale dai vari punti notevoli della città. Tra questi in particolare le terrazze del Gianicolo, parco Savello detto Giardino degli Aranci e il Vittoriano”. Il timore è che le nuove strutture, nello specifico le tre torri che dovrebbero avere un’altezza di 160 (35 piani), 199 (44 piani) e 231 metri (49 piani), tenuto conto dell’entità “delle cubature previste e della trasformazione sostanziale che l’intervento induce sui panorami e sullo skyline urbano”, non rispettino “la sostenibilità paesaggistico-ambientale”.

Abbiamo anticipato il lavoro dei tecnici della Roma fotografando i “coni di visuale” indicati dalla Soprintendenza. Ecco cosa abbiamo visto. Spoiler: le torri si vedranno probabilmente dal retro del Vittoriano e dal Pincio (che però non viene citato all’interno della lettera). Nel frattempo potete godervi la vista della Vela di Calatrava (incompiuta), della Torre Telecom di Laurentina(178 metri), della Torre radio di Monte Mario (146 metri) e del Gazometro (92 metri).”

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Inoltre sempre lo stesso quotidiano afferma che da parecchio tempo e contro le sue abitudini, James Pallotta si è chiuso a riccio e, al momento, non intende esporsi. Né lui né la Roma hanno voglia di commentare il caos politico che si è scatenato sul progetto del nuovo stadio: almeno fino a quando la Conferenza dei Servizi proseguirà i suoi lavori, nessuno dentro il club giallorosso ha interesse ad alimentare lo scontro istituzionale tra Comune e Regione.

Pallotta segue da Boston gli sviluppi, la tentazione di rispondere a Berdini nei giorni scorsi è stata forte e a breve è pronto a intervenire in prima persona: tra un mese sarà di nuovo a Roma. Il presidente, infatti, si concederà il consueto blitz natalizio, con date ancora da confermare.
Il primo scopo della visita sarà quello di difendere il progetto stadio, che sembrava vicino all’approvazione e adesso è tornato – almeno a parole – in bilico. Pallotta & Co. chiederanno un nuovo appuntamento ai grillini e nel frattempo si aspettano che l’iter proceda come prescritto dalle leggi: le modifiche sostanziali richiesta da Berdini non sarebbero previste dalla Conferenza dei Servizi. Resta poi la disponibilità a rivedere alcuni aspetti del dossier per trovare un accordo finale.

Dopo il dovere, il piacere. Durante la visita di Pallotta la Roma organizzerà la festa di Natale. Due le location in ballo: quella favorita è l’ex Caserma di via Guido Reni, la seconda opzione è la Nuvola di Fuksas appena inaugurata all’Eur e visitata dal presidente giallorosso durante il suo ultimo passaggio nella Capitale a settembre scorso.

Infine calendario alla mano, non si può escludere una sua presenza a Torino per Juventus-Roma (il 17 dicembre) o la settimana successiva all’Olimpico, per la gara interna col Chievo che chiuderà l’anno solare della squadra.

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