Lo Stadio triste e silenzioso non piace a nessuno. Nemmeno all’amministrazione capitolina targata M5S, che sta cercando una soluzione per risolvere tale questione. Secondo quanto riportato da il Tempo, la giunta grillina, nella figura del presidente della Commissione Sport, Angelo Diario, ha convocato per questa mattina alle ore 10, presso la Casa della Città di via Moletta, una seduta ufficiale alla quale parteciperà il vicesindaco con delega allo Sport, Daniele Frongia e aperto a rappresentanti del Coni, dei club AS Roma e SS Lazio, della Questura e della Prefettura e, appunto, delle due tifoserie, sul tema delle barriere presenti nelle Curve dello Stadio Olimpico. Tra le proposte che verranno vagliate, ecco l’ultima pensata dal Presidente della Commissione Sport, Diario:”Speriamo che, magari fra sei mesi, si possa provare a considerare le nostre proposte di alleggerimento. Una di queste potrebbe essere quella di mettere dei nastri colorati al posto delle barriere“.
Di seguito vi proponiamo la diretta dell’evento alla Casa della Città:
Prima della conferenza ha parlato Angelo Diario, presidente della Commissione Sport della Giunta di Roma. Queste le sue dichiarazioni:
Oggi convocata la Commissione Sport di Roma Capitale
“La sicurezza all’interno dello stadio e la viabilità sono le due principali questioni sollevate in questa richiesta di Commissione, richiesta da Fratelli d’Italia, per parlare di questi due problemi principali che affliggono coloro che vanno ad assistere i grandi eventi all’Olimpico. Le barriere e la viabilità sono quindi le due problematiche principali. Per il primo punto, abbiamo girato alla Questura e alla Prefettura questa richiesta: le barriere sono uno strumento necessario per la sicurezza o no? Oggi attendiamo una risposta su questo tema. L’Olimpico tra l’altro, essendo di proprietà del Coni, non è un impianto sul quale Roma Capitale ha diretta competenza. Abbiamo però coinvolto il Coni Servizi, la Questura, la Prefettura, e le due società di calcio. Le barriere sono state rimosse nella partita di rugby di sabato scorso, e questo dimostra che non c’è una chiusura ideologica a priori. Oggi vedremo quali sono le indicazioni in merito.”
C’è una proposta da parte dell’amministrazione o state solo raccogliendo delle informazioni?
“Al momento stiamo raccogliendo informazioni, anche perché i responsabili in questione sono Prefettura e Questura. Se lo strumento verrà giudicato positivo, noi non metteremo in dubbio questo risultato. Il Coni ci ha fatto sapere di aver studiato barriere alternative, su questo impianto il Comune di Roma non ha lavorato, non essendo di competenza propria.”
Sul traffico e la mobilità?
“La gestione è direttamente comunale, e sabato scorso c’è stato una sorta di test sulla mobilità sostenibile: è stato aperto un parcheggio per biciclette, insieme alla federazione rugby, ‘Roma per la mobilità’ ha comunicato tutte le modalità possibili per raggiungere lo stadio. Roma mobilità ci presenterà oggi i risultati di questi test. Dovremo cercare di diffondere il servizio degli autobus in occasione di questi eventi.”
Sull’idea dei nastri colorati al posto delle barriere, è una soluzione reale o una provocazione?
“Non abbiamo proposto noi l’idea dei nastri, almeno non io. So che esiste il progetto, però non mi sento di esprimere una valutazione poiché non ci ho lavorato direttamente. Potremo fare da facilitatori tra Coni e Prefettura per valutarne l’efficacia. In questo momento non mi sento di prendere una posizione né contro né a favore perché non è stato mai oggetto di analisi vera e propria. So che esistono barriere meno impattanti ma non l’abbiamo mai proposta come soluzione sostenuta da noi.”
Ci potranno essere dei segnali d’apertura da quest’incontro?
“Già il parlarne e che siano state rimosse settimana scorsa certamente è un segnale. Questo è uno strumento che si usa in questo periodo a Roma, anche attraverso campagne comunicative. Oggi vedremo i dati sui risultati che si sono ottenuti con questo strumento, la speranza è che si vada verso un inter vivere degli eventi sportivi. Non vorrei però fare un confronto fra due sport differenti. In questo anno e mezzo è stato uno strumento necessario, speriamo che in futuro si possa rimuovere.”
Dopo le parole di Diario, ecco che per la Roma giunge il membro dell’ufficio SLO Marco Seghi: “Ascoltiamo la vostra proposta e apprezziamo la vostra iniziativa“.
Prende la parole anche Cardilli, capo di Gabinetto del sindaco di Roma: “Questo provvedimento delle barriere potrebbe essere ripensato. Non è compito mio ma ovviamente la Questura potrà rivalutare un ripensamento su queste misure restrittive“.
Torna a parlare Diario, presidente commissione Sport: “Ad oggi prendo per buoni i dati che ci hanno fornito. Sono aperto ad avere un altro incontro nei prossimi mesi. Secondo la Prefettura il numero degli incidenti nella Curva è drasticamente diminuito“.
Ghera, consigliere comunale Fratelli d’Italia: “Meglio che alcuni fenomeni vengano tenuti sotto controllo. Sarebbe opportuno che i tifosi possano godersi la partita tranquillamente allo stadio mentre gli individui che si comportano male è giusto che siano allontanati. Se l’intervento delle barriere viene fatto solo a Roma diventa un problema. Bisogna combattere gli atti di violenza ma non impedire ai gruppi organizzati di vedere la partita“.
Interviene nuovamente Cardilli, Capo della sicurezza del gabinetto del Sindaco: “Il fatto che ci siamo le barriere all’Olimpico non impedisce ai tifosi di andare allo stadio. Tutti gli elementi aggiunti all’Olimpico sono stati valutati dagli organi della polizia. Se si cambia il posto è un problema dato che ogni posto allo stadio è numerato“.
Dopo circa un’ora dall’orario d’inizio, si passa ad analizzare la questione relativa alla viabilità dello Stadio Olimpico.
Inoltre, a margine della conferenza Andrea De Priamo (consigliere Fdi dell’assemblea capitolina) ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti: “Sulle Curve si è aperta una discussione in sede istituzionale: la maggioranza non ha dato una apertura che ci aspettavamo. Il Presidente della commissione ha avuto una posizione di apertura ma niente più di questo. Non è la parola fine sulla vicenda: bisogna continuare questa conversazione. Su questa vicenda hanno competenza piena ma una amministrazione comunale può dire la sua chiedendo che le realtà, tifosi compresi, siano presenti. Le barriere per noi sono superate, non ci fermiamo qui e pensiamo che questa discussione debba continuare. E’ giusto e civile confrontarsi su questi temi”
Vi aspettavate una maggiore presenza da parte delle società e del Coni?
“La Roma ha partecipato e questo è positivo, non so perché non c’era la Lazio. Il Coni per noti motivi dell’Olimpico, so per certo che non è contrario alla rimozione delle barriere. Poteva esserci una presenza maggiore ma la commissione è stata importante.”
C’è la possibilità che queste barriere vengano rimosse?
“Ad oggi quello che poteva emergere era la volontà della Raggi di andare a chiedere il superamento delle barriere e non c’è stato. Non c’è ottimismo sulla rimozione ma quando si porta avanti una causa giusta non ci si può arrendere. Volevamo lanciare un sasso nello stagno, che è fermo da un anno e mezzo.”
C’è la sensazione che i tifosi di Roma e Lazio vengano trattati come tifosi di Serie B?
“E’ una delle questioni principali poste alla presidenza e al dottor Cardilli. Se lui ha richiamato una normativa nazionale noi abbiamo ricordato che questa normativa è stata applicata solo nella capitale e non sappiamo perché. Dobbiamo ricordare che i tifosi partecipano alle trasferte e non mi sembra ci siano stati problemi particolari. Non vogliamo polemiche sul passate, riteniamo che oggi ci possano essere le condizioni per arrivare almeno a un percorso che dica quando potranno essere tolte le barriere.”
Inoltre riportiamo anche alcune dichiarazioni rilasciata a Dire, del delegato Marco Cardilli sul prossimo derby:“A breve sara’ convocata una riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza in cui si discutera’ esclusivamente di eventuali misure per quel che riguarda la concomitanza del derby Lazio-Roma con il voto per il Referendum Costituzionale, entrambi in programma il 4 dicembre“.
Infine riportiamo un comunicato diramato da Stefano Fassina, consigliere di Sinistra per Sinistra per Roma:“Le istituzioni preposte alla pubblica sicurezza dovrebbero avviare una riflessione sull’utilizzo delle barriere, all’interno dello stadio Olimpico, come misura di prevenzione dei reati. Penso siano maturi i tempi per individuare una soluzione alternativa. La sicurezza di chi assiste a un evento sportivo e del resto della città, resta un obiettivo comune. Vi e’ pero’, negli ultimi anni, dall’America di Trump all’Ungheria di Orban, l’illusione che l’innalzamento di barriere o di muri sia l’unico strumento per contrastare la criminalità o per gestire fenomeni sociali complessi. Penso, al contrario, che si tratti di una sconfitta per ogni Paese democratico. Oggi la Roma calcistica e’ privata delle sue curve, cuore delle due tifoserie. Dobbiamo, tutti insieme, continuare a lavorare per contrastare i violenti e far tornare le famiglie allo stadio, ma senza criminalizzare, genericamente, le tante persone che vogliono supportare la propria squadra. Auspichiamo l’avvio di un dialogo fra Comune e Prefettura affinché lo stadio possa tornare ad essere, in piena sicurezza, un luogo aperto e centro di una festa sportiva”.