Pjanic: “Solo una maglia non potrei mai mettere: quella della Lazio, ho giocato nella squadra buona di Roma”

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Miralem Pjanic, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano la Repubblica. L’ex centrocampista della Roma ha voluto parlare del suo passato in giallorosso e del passaggio alla Juve: “Era il momento di andare. Ho sempre creduto alle promesse del club, rinnovando il contratto. Continuavano a ripetermi che avrebbero costruito una squadra da scudetto, ma purtroppo in cinque anni non abbiamo vinto niente. Ne ho 26, la carriera non dura in eterno, non potevo più aspettare”.

Se un romanista le desse del traditore? “Una persona seria rifletterebbe e capirebbe la mia scelta. La Juve mi voleva da anni. Ne ho parlato anche con Spalletti, con De Rossi. E con Totti”.

Cosa le ha detto il capitano? “Che gli dispiaceva ma mi capiva. Avrebbe preferito che rimanessi in giallorosso ma sapeva che dovevo fare la mia strada. Amerò sempre Roma e la Roma: lì ho condiviso tutto, gioie e dolori. Ma era giusto andarsene. Solo una maglia non potrei mai mettere: quella della Lazio, perché ho giocato nella squadra buona di Roma. La Juve vale l’Inter, il Milan, il Napoli”.

Le manca Roma? “Là c’erano più tentazioni. Ma conosco le dinamiche romane e non essendo né scemo né pazzo ho sempre anteposto il mio lavoro a tutto. Poi non c’è niente di male a divertirsi una volta ogni tanto o a uscire a cena, no?”.

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