Hai raccontato in occasione del tuo quarantesimo compleanno che, ad un certo punto, sei stato indeciso se andare via dalla Roma, al Real Madrid. Mi racconti un po’ quel passaggio? “Sì, era il 2003. C’era Capello con i Sensi, ma vivevamo un momento molto particolare tra me e la società, alcune cose non andavano nel verso giusto. Avevo chiesto alcune cose specifiche. Loro non è che non volessero accontentarmi ma sembravano ignorare le mie aspettative. Il Real Madrid spingeva a tutti i costi perché giocassi da loro. Era l’unica squadra al mondo per la quale io, a malincuore, avrei potuto lasciare Roma. Ci pensai seriamente. Però alla fine la famiglia, gli amici, mia moglie, mi hanno aiutato a capire tante cose, così sono rimasto qua. E considero che sia stata una fortuna.”
Cosa ti mancherà quando smetterai?