La Roma arranca e lo Stadio va deserto. C’era una volta il dodicesimo uomo in campo

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Il giovedì sera, i prezzi, una competizione ritenuta poco importante, anche se lo è, il parcheggio introvabile, la prima brezza, la squadra che non gira, i giocatori che non si impegnano come dovrebbero e chi più ne ha più ne metta, ma questo una volta non sarebbe successo.

Il soggetto è lo Stadio Olimpico e i tifosi che dovrebbero popolarlo. Dovrebbero perché ormai non è più così. La colpa ovvio non è dei fans o di chi preferisce vederla comodamente sul divano di casa. Molti infatti sono i fattori che negli anni hanno allontanato le persone da quello che una volta era un ritrovo settimanale, da quella che sembrava quasi una seconda casa.

Le multe, le restrizioni, le perquisizioni, le barriere, la fila, la paura per eventuali incidenti e anche tutti quelli citati all’inizio, non hanno fatto altro che far smettere di battere il cuore che risuonava negli impianti sportivi.

Roma, come tutte o quasi le altre città italiane, infatti, ha notato un netto calo di spettatori. Anche se negli ultimi periodi quello che sta accadendo nella città eterna è qualcosa che andrebbe analizzato e migliorato, se lo si volesse.

Ed è proprio questo il punto, tutti gli accorgimenti per la sicurezza portati avanti negli anni, hanno avuto il risultato di diminuire gli incidenti ma anche gli spettatori. Appare logico come la non presenza di persone, possa far diminuire anche i problemi. Se si chiudessero gli spalti, sicuramente non accadrebbe più nulla.

Ma questa è assurdo, sbagliato. Gli interventi dovrebbe riuscire ad aumentare i partecipanti e allo stesso tempo dimezzare la presenza di facinorosi e degli incidenti. Questa si che dovrebbe essere la linea da seguire.

Per far si che lo Stadio torni quello di un tempo, dove il calore del pubblico spinga la squadra a lottare su ogni pallone, a dare quel 1% in più pur di arrivare alla vittoria.

Questo è quello che dovrebbe essere, mentre quello che stasera sarà, nella partita di Europa League contro i romeni dell’Astra Giurgiu, è semplicemente un’impianto con 12mila tagliandi venduti, secondo i dati forniti da La Gazzetta dello Sport, un’impianto che, purtroppo, risulterà vuoto e spento. Ma, forse, senza problemi.

 

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