“Rosso per De Rossi”: le statistiche parlano chiaro

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Tante espulsioni, soprattutto in momenti importanti: delle 14 totalizzate in carriera, 12 sono per rosso diretto.

Come riporta  Opta , la maggior parte dei cartellini rossi rimediati dal centrocampista di Ostia è arrivata in maniera diretta e non per somma di ammonizioni.

Non è un dato insignificante, anzi. Risulta piuttosto importante vedere come De Rossi sembri accusare ancora le tensioni delle partite importanti. Che sia in Nazionale, o con la Roma nelle coppe ed in campinato, DDR a volte non ci vede più compie gesti che pesano per lui e per la squadra.

Questo è proprio il caso della partita di ieri sera: in un match attesissimo, il numero 16 viene schierato a sorpresa da titolare al centro della difesa e, suo malgrado, cambia la partita ma in maniera del tutto negativa.

Proprio nel momento in cui la Roma si stava riorganizzando dal gol subito, in cui prendeva campo su un Porto tecnicamente inferiore ma entrato in campo più determinato, il suo intervento su Maxi Pereira gli è costato un’espulsione che ha inevitabilmente condizionato il passaggio del turno dei giallorossi.

Certo, è sbagliato colpevolizzare un solo giocatore per gli esiti di un match che la squadra doveva iniziare in maniera diversa, sintomo probabilmente di una mentalità non ancora “europea”, ma di certo dopo che De Rossi sembrava tornato ai suoi livelli e voleva tornare ad essere una garanzia per la sua Roma, un errore del genere risulta determinante ed a dir poco destabilizzante.

Al centrocampista, manca ancora il salto di qualità dal punto di vista della condotta in campo,  e stavolta potrebbe pesare anche più degli altri 13 rossi, sia per quanto contava la partita in sè, sia per quanto questa sua “follia” andrà a condizionare le casse ed il prossimo futuro dela Roma.

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