Voeller: “Sarà emozionante. Sono mezzo romano”

Come annunciato nel primo pomeriggio Rudy Voeller ha rilasciato una lunga intervista a Roma Tv, emittente satellitare ufficiale della società di Trigoria.

Il direttore sportivo del Bayer Leverkusen, prossimo avversario della Roma in Champions League ha rilasciato diverse dichiarazioni, queste quelle che riteniamo più importanti estratte da asroma.it:

“Il calcio è sempre strano, perché in tanti anni di lavoro qui in Germania da dirigente non ho mai incontrato né Roma né Lazio, mentre adesso nel giro di poche settimane me le ritrovo davanti tutte e due. Prima i biancocelesti nei playoff e soprattutto ora i giallorossi nel doppio incontro della fase a gironi della Champions League. Sarà emozionante, credo e mi auguro che sarà una bella sfida”.

Il favorito della sfida e una considerazione sul girone: “Io penso che sarà una sfida equilibrata e che le due squadre siano più o meno sullo stesso livello come rose. Io credo che sarà decisivo chi si presenterà meglio alla gara, a livello sia fisico che mentale. Devo dire che la pressione di passare il turno era molto più alta nelle partite contro la Lazio, perché quando sei nei playoff sono tutte sfide dentro-fuori. La tensione in quell’occasione è stata davvero terribile anche perché entrare in Champions era uno dei nostri obiettivi principali: per fortuna siamo riusciti a passare, giocando davvero bene nella gara di ritorno in casa. È ovvio che spero che passiamo tutti e due, Bayer e Roma, ma quando sei nello stesso gruppo del Barcellona è molto difficile, visto che loro sono davvero fortissimi. Con il nostro club negli ultimi cinque anni siamo arrivati alla fase a gironi in quattro occasioni e in tutte queste siamo anche riusciti a passare il turno, approdando agli ottavi. Noi vogliamo fare bene anche quest’anno arrivando fino in fondo, ma siamo anche realisti, perché sappiamo bene che in CL ci sono squadroni come Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco. Cercheremo di fare il massimo”.

L’importanza della Champions per le due squadre e il raporto tra i due club: “È decisivo sotto un punto di vista sia economico che sportivo. Qui in Bundesliga entrare tra le prime quattro squadre è davvero difficilissimo per noi, visto che ci sono 4-5 club che hanno introiti più elevati dei nostri. Vincerla poi, almeno negli ultimi anni con un Bayern Monaco così forte, è impossibile. In Italia invece la situazione sotto questo punto di vista è migliore, visto che ci sono tre-quattro club che possono vincere lo Scudetto, tra cui la Roma. Qui in Germania, ripeto, per il Bayer Leverkusen è già un bel successo arrivare nelle prime quattro. C’è un bel rapporto tra i due club, vero. Ogni tanto ci scambiamo giocatori tra noi, come successo in passato da Paulo Sergio a Emerson e più recentemente con Jedvaj. Altre volte capita che siamo sugli stessi giocatori, ma questo non è drammatico e rientra nella legge del mercato, è normale. Comunque sia, già prima con Baldini e anche ora con Sabatini ho un ottimo rapporto, da amici, un confronto aperto, in cui ci scambiamo anche idee. Walter ad esempio mi ha chiamato per parlare di Rudiger, ma questo è normale. Anche noi volevamo prendere Antonio inizialmente, ma poi abbiamo cambiato direzione puntando su un altro bel giocatore, Jonathan Tah”.

La nuova società americana? “Tutto quello che so della Roma lo leggo dai media, oltre al fatto che qualche volta vedo delle partite dal vivo. So che hanno investito alla grande, anche quest’anno. Purtroppo per noi del Bayer ho visto la partita all’Olimpico con la Juve quest’anno insieme al nostro allenatore che è rimasto impressionato dal gioco della Roma e dall’atmosfera dello stadio”.

Gli anni di Roma: “Gli anni a Roma sono stati degli anni eccezionali sotto il punto di vista dell’affetto della gente. È stata la mia città Roma. Quando qui in Germania mi dicono di parlare del mio periodo nella capitale io non dico mai che sono mezzo italiano, ma che sono mezzo romano. Anche perché sono sposato con una donna romana, veniamo spesso nella città e ho ancora tanti amici lì”.