Il ruggito del leone e la sassata del campione. Semplicemente Francesco Totti!

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AS Roma's Totti celebrates after scoring against Juventus during their Italian Serie A soccer match at the Juventus stadium in Turin...AS Roma's Francesco Totti celebrates after scoring against Juventus during their Italian Serie A soccer match at the Juventus stadium in Turin October 5, 2014. REUTERS/Alessandro Garofalo (ITALY - Tags: SPORT SOCCER HEADSHOT)

Gli anni passano per tutti ma non per Totti. Sembra che il numero 10 giallorosso abbia trovato il metodo per fermare il tempo.

Lui che di minuti negli ultimi mesi ne ha avuti ben pochi a disposizione per dimostrare, se ce ne fosse ancora bisogno, le sue qualità. Oggi molti più del solito, circa 30, ma il risultato è lo stesso, gol e prodezze degne di un fuoriclasse, degne del campione.

Quello che, per citare De Rossi,:”negli ultimi tempi, circa 25 anni, di partite ne ha cambiate parecchie..”

Partita che nel primo tempo è stata molto combattuta. Ci sono stati molti capovolgimenti di fronti, con il Genoa che inizia a spron battuto, quasi a voler spaventare la squadra giallorossa e i suoi tifosi. Ma dopo 5 minuti di assestamento è finalmente la Roma che prende in mano le redini del gioco e incute timore ai propri avversari. Il via lo dà Strootman, che inizia la magnifica prestazione con un contrasto come a voler rompere gli indugi, poi un tiro con Burdisso che si lancia in scivolata per mettergli paura, ma lui paura non ne ha.

Il ritorno del numero 6 in mezzo al campo si fa sentire e si nota la differenza. L’olandese porterà a termine i 90’ con grande senso tattico ma soprattutto con grande carisma. Nei minuti finali quando la stanchezza appannerebbe la vista a qualsiasi calciatore, quando le gambe si fanno più lente, usa la testa. Specie quando prende un cartellino giallo per evitare la ripartenza avversaria. Sicuro, pulito e grintoso. Ben tornato Kevin!

Tornando al match la squadra di Spalletti si porta in vantaggio con un’azione meravigliosa, con molti passaggi, quasi tutti di prima, al massimo due tocchi, e con Salah che solo davanti al portiere, lo spiazza e sigla la rete dell’1 a 0.

Sembra che la strada sia in discesa. Neanche il tempo di pensarlo che il Genoa pareggi e stranamente con un gol dell’ex, firmato Tachtsidis.

Il primo tempo, se non si tifasse per l’una o per l’altra squadra, scorre via piacevolmente, con azioni ed emozioni a scandire i minuti.

Nonostante l’inversione dei campi, il copione non cambia, anche se meno rapido ed entusiasmante dei primi 45’, con la Roma che giostra e manovra, ma senza trovare gli sbocchi giusti. Così il tecnico di Certaldo si gioca la carta Totti, come un credente si affida al proprio Dio nel momento del bisogno.

Basterebbe guardare gli occhi dei compagni e dei tifosi che brillano in attesa della luce, che pendono dalle sue labbra, pardon dai suoi piedi, per capire la fiducia che ripongono nel “vecchietto” risolutore.

Però la storia stavolta è diversa, o almeno così sembra. Perché sono i padroni di casa a portarsi in vantaggio, con Pavoletti che sfrutta l’ennesimo svarione del lato destro della difesa giallorossa, che ci sia Florenzi o Maicon, il risultato non cambia. E’ quello il fianco debole.

La strada dunque si mette in salita, ma ancora una volta, come l’ultima volta e quella prima ancora, e il destro vellutato ma allo stesso tempo violento di Francesco Totti a rialzare la Roma, è ancora una volta lui che tende la mano verso i suoi compagni per indicargli la via, a voler sfidare il Napoli e a fargli capire che ci sarà ancora da lottare. Perché la Roma di Totti non si arrende.

A completare l’opera ci pensa El Sharaawy che mette il sigillo con il gol del 3 a 2. De Rossi in versione Totti apre per Dzeko, che si allarga e la mette al centro nella speranza che qualcuno colga e sfrutti il suo passaggio. Il faraone intuisce e spara sotto la traversa. Non di fioretto ma di sciabola, non con un tocco sotto o di piatto, ma con un destro imparabile e deciso.

Come il messaggio che la squadra del Capitano Totti e dell’ allenatore Spalletti mandano ai calciatori partenopei e a tutto il campionato, la Roma ora ha trovato o ritrovato, che dir si voglia, i propri condottieri, e per l’accesso diretto alla Champions League, non è ancora detta l’ultima parola.

Edoardo Albanese

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