TOTTENHAM PADRONE DEL DESTINO LEICESTER!

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Era la partita più attesa della stagione, non solo per i tifosi del Leicester ma per tutti gli amanti del calcio, perché il Leicester con la sua favola ha fatto appassionare tutti, ha avvicinato a questo fantastico gioco che è il calcio tante persone, perché si è trasformato nell’emblema della caparbietà utile per realizzare anche i sogni più assurdi. Il match non ha deluso: 1-1 al triplice fischio del Signor Oliver; Manchester United che subito si è portato avanti all’ottavo minuto e Foxes che l’hanno raddrizzata dopo nemmeno dieci minuti. La partita è stata timbrata da due figure importanti: Anthony Martial, il giovane di belle speranza che può rappresentare il futuro del Manchester United ed il capitano delle Foxes, un gigante di mestiere difensore che sa segnare solo gol pesanti (ricordiamo l’1-0 al Southampton). Manchester United-Leicester City, però, è anche storia dentro la storia. Se si potesse dare un titolo, lo definiremmo “Nel nome del padre” (strepitoso film diretto da Jim Sheridan nel 1993). La storia degli Schmeichel, Peter e Kasper, due super portieri, Peter storico estremo difensore del United del treble di Sir Alex Ferguson e Kasper che più volte ha cercato di scappare da quel pesante nome che si porta sulle spalle, e forse questa volta ci è riuscito. Papà Peter di sicuro avrà apprezzato la super uscita nel finale.

Proprio nel finale la partita si stava trasformando in un thriller per gli uomini di Ranieri con Drinkwater espulso per doppia ammonizione, causa fallo al limite dell’area ai danni di Depay, ma il finale è stato dolce. Hanno saputo resistere e portare a casa un prezioso pareggio, un risultato che sa di vittoria per due semplici motivi: primo, si giocava all’Old Trafford, in casa di uno United deluso dall’andamento di un campionato non all’altezza delle aspettative che ha nella qualificazione Champions’ l’obiettivo minimo più per prestigio che per cassa; secondo, il risultato è importante perché porta pressione alla diretta inseguitrice Tottenham. Gli Spurs sono impegnati nel mai banale derby contro il Chelsea a Stamford Bridge, e hanno a disposizione solo un risultato su tre: la vittoria. Vero è che il Chelsea quest’anno figura nell’elenco delle nobili decadute ed è in una fase di transizione tecnica, ma vorrà far valere l’orgoglio come sottolineato ieri dai tifosi dei Blues che presentatisi all’esterno del centro di allenamento hanno esortato Hazard e compagni alla vittoria. Chelsea come fedele alleato del Leicester ed un Tottenham “Under Pressure”, come cantavano David Bowie e Freddie Mercury, renderanno significativo il nostro lunedì sera.

Questo è lo scenario che si presenta dinanzi a Ranieri che ancora una volta si è preso gli applausi e i complimenti di tutti, rubando un po’ la scena ai suoi ragazzi, emblematici i complimenti di Luis Van Gaal e di molti giocatori dei Diavoli Rossi accorsi a stringergli la mano; ma per il testaccino ancora non è cambiato nulla, ancora non si è vinto nulla, piedi ben piantati a terra e sguardo verso la meta sperando anche nell’aiuto dei Blues… di Londra.

CDN

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