Suggestione fatta di nomi e di religioni, specie nella settimana in cui Totti regala tre gol in partite e ipoteca il terzo posto. A meno di clamorosi Harakiri infatti, la Roma parteciperà, almeno, ai preliminari di Champions League e potrà continuare a solcare campi importanti.
Ma non solo quelli nazionali e internazionali, perché secondo quanto si apprende dal quotidiano il Messagero, la Roma potrebbe presto affittare per l’Academy il campo di calcio più esclusivo e scenografico del mondo, quello dell’oratorio del Papa.
Come si vede dalla foto in basso, un tappeto verde, circondato da pini mediterranei, da dove si gode di una vista mozzafiato poiché situato in una posizione panoramica fra il Gianicolo e il Vaticano. Con il cupolone di San Pietro sullo sfondo. Il progetto in corso che va avanti da tempo, ed è circondato dal massimo riserbo pare essere a buon punto. La fase degli accordi preliminari, dei contatti informali, delle ipotesi operative sta procedendo senza intoppi, anche se questo comporterebbe di fatto la chiusura e lo smantellamento del pontificio oratorio così come è nato ed è conosciuto. Nelle trattative da una parte c’è l’associazione cattolica italo-americana, Knigth of Columbus, proprietaria dell’area sulla quale Paolo VI volle realizzare la struttura pontificia, e dall’altra la squadra giallorossa dell’italo-americano Pallotta. Dai rumours di palazzo sembra che i contatti siano nati grazie ad amicizie comuni negli Stati Uniti.
La prossima settimana potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro dello storico complesso sportivo voluto da Montini. All’origine di questo terremoto ci sono i debiti accumulati in questi anni dalle strutture sportive, pari a 150 mila euro, a causa di una gestione sbagliata. Una cifra che il Centro Sportivo Italiano, possibile contendente per la struttura, si è detto disposto a stanziare pur di tutelare l’oratorio numero uno, ovvero quello del Papa. Ma la stessa cifra l’ avrebbe offerta anche la squadra di Totti per l’uso dei campi di calcio. Chissà se l’ultima parola spetterà a Bergoglio per dividere i due litiganti.