Così Giovanni Piacentini commenta ai microfoni di Roma Radio il proprio gol segnato al derby:
“Il mio unico gol in giallorosso al derby? Mah, io ho provato diverse volte ma in area non mi ci facevano mai andare. Dio ha voluto che andasse dentro al derby. Ogni giocatore della Roma sogna un gol al derby. Come si viveva la partita in quegli anni? Il derby è il derby. A Roma è una partita particolare e straordinaria. Non si parla d’altro e non si respira altro. I tifosi ce lo facevano notare. Il mio era un ruolo dispendioso che ti porta anche a commettere errori ma si cerca sempre di dare il massimo per uscire con la maglia bagnata. L’allenatore a cui sono rimasto più legato? Tutti mi hanno dato qualcosa lasciandomi esperienze positive. Se devo spezzare una lancia, lo faccio per Boskov. Ho passato anni burrascosi alla Roma. Arrivare a Trigoria ed essere accolto da Viola sono cose che ti rimangono. Nel derby si fa fatica a dire chi parte avvantaggiato. La Roma penso che sia di uno spessore più alto della Lazio. È una partita strana, nonostante la Roma abbia equilibrio. Il terzo posto? Per scaramanzia non lo diciamo, ma io oserei guardare più in alto. La Roma può ambire a qualsiasi risultato ma serve continuità. Poi è vero che il Napoli è una grande squadra, dipende molto da Higuain. Un altro gol oltre a quello del derby? Faccio fatica, sono stati 6 anni straordinari. Ho vissuto bene la mia esperienza a Roma. Se vogliamo scegliere un derby, dico il 3-0 in casa loro”.