Non è una questione di fiducia in se stessi.
Non è una problema del singolo, perlomeno non sul piano mentale.
Se così fosse, avrebbero giocato sempre al di sotto delle loro possibilità.
Sembra che, al di la dei limiti tecnici, manchi il senso di appartenenza ad un gruppo.
Manca il senso di giocare per una squadra.
Manca la voglia di ottenere un risultato con l’altro e per l’altro.
Ogni individuo è isolato e chiuso in se stesso.
Non giocano per la Roma e, probabilmente, non hanno capito nemmeno cosa rappresenta questa squadra per migliaia di tifosi.
Una dirigenza piu presente, piu attaccata al nome e alla storia della Roma, avrebbe ottenuto piu impegno e piu devozione, indispensabili per raggiungere risultati soddisfacenti.
Antonella Coricello