Ruediger: “Non è stato facile cambiare paese, ma ora mi sento come a casa. Spalletti sta facendo un ottimo lavoro”

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rudiger2Questa mattina è intervenuto Antonio Ruediger ai microfoni di Roma Radio per parlare della sua esperienza in giallorosso vissuta finora.

Queste le sue parole:

Sensazioni del momento: “Sono molto felice di essere qui, ho avuto un inizio non facile anche perchè era la prima volta che lasciavo la Germania per giocare in un altro paese, ma ora mi sento davvero bene, mi sento a casa”.

Le prestazioni fornite ultimamente lo hanno fatto diventare un beniamino per i tifosi giallorossi: “Voglio dire grazie ai tifosi anche perché lo scorso mese la squadra non si è espressa al meglio delle proprie possibilità, la gente mi ha accettato sono felice, è stato un po’ un abbraccio del pubblico”.

Sul ruolo in campo: “Sono un difensore centrale naturale ma posso ricoprire un po’ tutti i ruoli sulla linea difensiva. L’importante è aiutare la squadra, dove e come spetta al mister. Mi piace di più giocare sul centro-sinistra, credo di poter giocare di più la palla, del resto in Bundesliga ho giocato sempre a sinistra”.

Se dopo la vittoria col Sassuolo la squadra sia sulla strada giusta: “Credo anche io che siamo sulla strada giusta, da quando c’è stato il cambio del mister le cose stanno andando abbastanza bene, Spalletti sta facendo un ottimo lavoro, anche in campo si vede che siamo concentrati. Abbiamo vinto contro Frosinone e Sassuolo, ma ora dobbiamo vincere sabato altrimenti vanificherebbe i risultati precedenti: la partita più importante è sempre la prossima. Sono sicuro che con il morale ritrovato e con la mentalità che abbiamo ora possiamo farcela”.

Come vive la sua situazione attuale essendo nato in Germania, originario della Sierra Leone e ora a Roma: “Porto dentro di me un po’ di Berlino, un po’ di Sierra Leone e un po’ di Roma. Sono nato a Berlino da genitori della Sierra Leone, il mio cognome è tedesco ma il mio nome è italiano. Della Sierra Leone ho preso il fatto che nella vita se vuoi qualcosa devi lottare per ottenerla, per quello sono un lottatore e lotterò sempre. In Sierra Leone l’ultima volta ci sono stato a 15 anni ma vorrei tornarci il prima possibile per vedere lo sviluppo del nostro paese. Ha bisogno di aiuto e io nel mio piccolo cercherò di fare del mio meglio ma i problemi sono di tale portata che serve l’aiuto di tutti. Per sconfiggere una piaga come quella della fame del mondo serve l’aiuto di tutti, non può riurci nemmeno Obama da solo, figuiramoci io”.

Giocatore a cui si ispira: “Jerome Boateng. Ha una grande personalità e ci ho giocato anche in nazionale”.

Ruediger nel tempo liberi: “Ad essere onesti mi piace vedere lo Zoo perché mi piacciono gli animali, specialmente le tigri e i leoni. Mi piace anche andare in giro per ristoranti”.

 

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