Carpi, da Verona alla scenografia più bella della Sud

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Nelle 16  figure rappresentate dalla splendida scenografia della Curva Sud in occasione del derby, a molti non sarà sfuggito qualche volto che non è mai stato capitano, che non è figlio di Roma, che forse non è mai stato nemmeno una bandiera, ma se quel settore dello stadio ha voluto celebrarlo un motivo c’è.

Se non c’è bisogno di spiegare il perché Totti, Giannini, Bernardini, De Rossi, Amadei e Agostino siano stati raffigurati in curva, forse il caso si Giorgio Carpi è quello che più merita un approfondimento sul motivo di tanta riconoscenza da parte del popolo giallorosso.

Giorgio Carpi è nato Verona  il 1° novembre del 1909, quindi non è “un figlio di Roma“, ha collezionato soltanto 43 presenze in 8 stagioni, quindi non è stato una bandiera né tanto meno capitano.

Il padre è stato uno degli ideatori del progetto Roma e Giorgio, dopo aver giocato con la maglia del Roman, fece parte immediatamente della prima rosa ufficiale a partire dal 1927. Centrocampista senza infamia ma soprattutto senza lode, visto che da Garbutt a Barbesino nessun allenatore lo ha mai preso in considerazione per un posto da titolare.

Il “signorino”, così venne soprannominato, resterà sempre nella storia della Roma perché non volle mai ricevere lo stipendio dalla società, perché, a suo parere,  era già un onore indossarne la maglia.

Appesi gli scarpini al chiodo Carpi ha ricoperto alcuni ruoli dirigenziali, tra i quali anche quello di direttore sportivo.

Non si hanno notizie certe degli ultimi anni della sua vita e ci piace immaginarcelo commosso davanti alla Tv ad ammirare il tributo nei suoi confronti e perché no, a ritornare con la memoria ai giorni leggendari di Campo Testaccio.

da www.canaleroma.it

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