Euro 2016, Nainggolan: “Con la squadra che abbiamo, non dobbiamo temere nessuna nazionale”

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BOSNIA AND HERZEGOVINA SOCCER BOSNIA VS BELGIUMIn un’intervista rilasciata alla rivista Panenka per il mese di gennaio, Radja Nainggolan racconta un po’ della sua esperienza nel calcio italiano, ma in particolar modo di quella intrapresa con la propria Nazionale.

Queste le sue parole:

L’evoluzione del suo calcio e la sua maturazione come calciatore:“Sono arrivato in Italia da giovanissimo. All’inizio è stato molto difficile: una nuova lingua, un gioco diverso… una nuova vita insomma. Ho passato quattro anni e mezzo a Piacenza ed in seguito sono stato ingaggiato dal Cagliari. Ma sono sempre stato convinto delle mie capacità. Per questo non mi sono lasciato sopraffare dai dubbi”.

Domanda su dove si trovasse nel momento dei sorteggi Euro 2016: “Ero in aereo con la squadra, direzione Napoli. Quando ho saputo quali fossero le nostre avversarie, ho scherzato con i miei compagni di squadra italiani. Con la squadra che abbiamo, non dobbiamo temere nessuna nazionale”.

Opinione sulla Nazionale italiana superiore tatticamente:“Credo di sì. La Juve ha eliminato il Real Madrid nell’ultima Champions League grazie alla loro grande forza tattica. E noi col Belgio abbiamo vinto un’amichevole a novembre contro l’Italia solo grazie a tre azioni individuali, non grazie al gruppo”.

Passando al Belgio, se trovarsi al primo posto del ranking FIFA li renda i favoriti per la vittoria di Euro 2016: “Questo è quello che ci si aspetta da noi, ma vedo la Spagna, la Germania e la Francia un passo più avanti di noi. Siamo nella top-5. E se li affronteremo nei quarti o in semifinale, sarà molto semplice: o noi, o loro”.

Sulle critiche espresse per il presunto brutto gioco mostrato dai Diavoli Rossi: “Sono cose dei giornalisti. Se vinciamo tutte le partite per 1-0, tu credi che ci criticheranno per aver giocato male? Te lo dico io, no: saranno tutti a festeggiare in piazza”.

Se si considera il leader delle qualificazioni ad Euro 2016: “Penso di essere stato fuori dal gioco della squadra fino alla partita contro la Francia, in cui ho segnato. Da quel momento è salito una specie di hype nei miei confronti. Meglio così. Durante i Mondiali non facevo altro che chiedermi, da casa, come potevo mai riuscire a trovare spazio in questa nazionale”.

 

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