Anche Sinisa Mihajlovic ha parlato nella consueta conferenza stampa di presentazione della sfida tra Roma e Milan, in programma domani sera alle 20:45. Ecco le sue dichiarazioni:
Sulla Roma: “Garcia lo conosco poco, domani sembra una sfida tra due pistoleri, ci giochiamo molto ma non ci sono analogie tra me e lui, abbiamo storie diverse ma non guardo gli altri”.
Sulla sua posizione: “Non ho mai dato le dimissioni però se vedo la mia squadra che non è unita e non si allena bene allora sono il primo a tirarmi fuori, però fino ad ora non l’ho visto. Capisco che fa parte del gioco ma la mia impressione non è questa, cerco sempre di dare il massimo”.
Sui giudizi: “Ogni giorno mi arriva la rassegna, ma ho detto all’ufficio stampa di non passarmela, preferisco non farmi condizionare dai giudizi. La società è sempre vicina a noi. Dobbiamo essere uniti, giocatori, tifosi e società”.
Sul presidente: “Non ci siamo sentiti, magari ci sentiremo oggi o domani. E’ sempre lui che chiama”.
Sull’ingresso di Cerci col Bologna: “Non è la prima volta che il pubblico ha fischiato Cerci, avevamo solo lui in quella posizione del campo, poi se faceva gol eravamo tutti qui a dire che il cambio era giusto”.
Sull’ottimizzazione del gruppo Milan: “Uno dei nostri obiettivi era valorizzare i giovani italiani, penso che il Milan abbia un numero di italiani in campo molto alto, stiamo valorizzando i giovani per il presente e per il futuro. Il giudizio cambia perchè abbiamo 28 punti e ne mancano almeno 5-6, il giudizio sulla squadra sarebbe cambiato, il risultato è la cosa più importante e al momento non è quello che ci aspettavamo”.
Sui cambi: “La squadra sta bene, qualche cambio ci sarà. Mercoledì abbiamo un’altra gara importante, la formazione sarà sempre per vincere”.
Sugli attaccanti: “L’atmosfera non aiuta, magari si sentono poco tranquilli ma dobbiamo avere la personalità di reagire e fare le cose con personalità. L’importante è arrivare ad avere le occasioni, non penso che le qualità non ci sono. Ci gira un pò male però non vogliamo appellarci alla sfortuna. Dobbiamo migliorare ed essere più cinici”.
Su Cerci: “Cerci assente per scelta tecnica”.
Sull’essere in bilico: “Sono abituato, sono nel calcio da 30 anni, cerco di essere concentrato sulle partite e darò sempre il massimo. Con Roma e Carpi sono gare fondamentali ma affronto tutto con testa alta, i risultati decidono se rimarrò o meno.
Sulla mancanza di identità: “Non credo lo sia, abbiamo avuto continuità di prestazioni e risultati prima del ko di Bologna, altre squadre fanno un tiro in porta e vincono, noi creiamo ma non la mettiamo dentro. Cerchiamo sempre di fare possesso palla e aprire le difese avversarie, nel primo tempo l’abbiamo fatto ma ci è mancato il gol. Poi dopo cambia tutto, classifica e umore”.
Sulla squadra: “Quando è al completo può competere per i primi tre posti, ma non lo siamo mai stati. Ci mancano 4-5 punti sul campo, così la classifica diventava più corta, quando ci sono le occasioni però bisogna sfruttarle altrimenti rischi di perdere come contro il Bologna. Per troppa voglia di vincere abbiamo subito gol”.
Sull’ambiente: “Entrambe le squadre sono sotto le aspettative, tutti si attendevano di più da noi e da loro. Noi ogni partita creiamo tanto poi concretizziamo poco. Conoscendo la città di Roma dico che è più difficile l’ambiente romano che quello milanese, ma siamo professionisti e fa parte del calcio. Ci giochiamo molto con la Roma”.
Sulla gara: “E’ una partita importante, sappiamo che la Roma è una squadra forte, bisogna fare una grande fase difensiva e giocarcela”.
La gara contro la Roma sarà determinante per Sinisa Mihajlovic, il tecnico rossonero rischia l’esonero. Tra poco l’allenatore serbo ne parlerà in conferenza stampa a Milanello