Voi Siete Leggenda: le dichiarazioni di Candela, Giannini e Brozzi

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Al termine della conferenza stampa di presentazione dell’evento organizzato da Vincent Candela dal titolo “Voi Siete Leggenda“, progetto benefico in programma il 29 dicembre allo stadio Olimpico di Roma, lo stessoorganizzatore ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai giornalisti presenti: “E’ un ringraziamento a tutti i tifosi per tutto quello che mi hanno fatto sentire, loro sono la storia della Roma. Quandoscendi all’Olimpico con 80mila persone è un’altra musica, anche se qualcuno è deluso per complicazioni va tolto l’orgoglio è andare avanti. L’obiettivo è aiutare i bambini e fare sport a Roma, quello che abbiamo fatto è stato bellissimo. Bisogna ricompattarci per l’amore della maglia, ricominciamo ad andare allo stadio il 29 per chi è meno fortunato di noi”.

Candela ha risposto anche a qualche domanda riguardante il momento dei giallorossi di Rudi Garcia: “La Roma? Quest’anno ci credevo tanto, dopo tutte le difficoltà siamo a 4 punti dalla prima. Bisogna cambiare qualcosa altrimenti il risultato sarà sempre lo stesso. Ho visto l’Inter domenica. Non stiamo giocando bene ma nemmeno loro, abbiamo una chance. Garcia? Dico sì, una grande società non cambia, sarebbe facile. Lui conosce difetti suoi e della squadra, se crede di poter cambiare può ritornare la Roma dei primi due anni. Non esiste un caso Dzeko, non è facile per lui, nemmeno Platini e Zidane al primo anno fecero bene. Dzeko deve evere tempo, sono passati 6 mesi e la vittoria arriva attraverso tutti. Penso a Totti che non c’è da 3 mesi. Ma sono i dettagli a fare la differenza, per vincere. Mercato? C’è la società, non spetta a me, ma a centrocampo Strootman manca e serve un giocatore davanti sulla fascia. Con il Genoa era fondamentale la vittoria, mi è piaciuto l’abbraccio di Florenzi. Non posso immaginare che un giocatore come lui abbia fatto finta, per me lo ha fatto con onestà. Il gruppo è con Garcia o nessuno avrebbe fatto nulla. Ho ancora speranza di festeggiare a fine anno. E’ sempre difficile smettere ma ogni giorno faccio le cose con passione, voglio essere più forte di quando ero in campo. Con questo evento rinasca l’amore per questi colore. Ora ho il patentino da allenatore ed è un obiettivo, è una questione di adattamento e tornare al momento giusto. Totti? Lui fa come vuole, se vuole venire all’evento sarà un enorme piacere. Sarebbe una grande emozione divertirmi in campo con lui. Totti è un patrimonio del calcio e della Roma, è stato male ma sia in campo che fuori sa vincere. Abbiamo bisogno di ttutti, senza il Capitano non si va da nessuna parte. Di Francesco? Ora non ha senso parlare di lui alla Roma, sta facendo bene col Sassuolo e il 29 sarà con noi. Il resto non mi interessa, ci sono tanti allenatori e non saprei che dire. L’importante è arrivare a festeggiare qualcosa a fine anno. L’assenza dei tifosi influisce sulla squadra, è differente, se uno si ferma a pensare alla storia del calcio questa assenza è triste, è un vuoto. Devono tornare per dare un segnale tutti insieme“.

Ecco le dichiarazioni di Peppe Giannini:

Non sono disfattista, in questo momento bisognava conquistare i 3 punti e la Roma lo ha fatto. Bisogna tenere il passo in classifica, ha accorciato ed è lì a 4 punti. La Roma sicuramente non sviluppa un gioco entusiasmante ma si può migliorare e lavorare meglio. Ci sono altre squadre ma allestite quest’anno, la Roma viene da due anni importanti. I giocatori sono gli stessi, questo va considerato, sono ottimista. Avere una squadra a 4 punti dalla prima e avere una doppia sfida in Champions tra qualche settimana fa sperare in un Olimpico al fianco della squadra. Con dei pareggi la Roma potrebbe anche passare e fare fuori il Real Madrid. Ma solo se hai dalla tua parte il pubblico che è sempre stato un vanto. Vivere i 90 minuti in un ambiente freddo è brutto per tutti, specie per noi tifosi. In questo campionato c’è grande equilibrio, sono state quasi tutte in testa. Tante sono state allestite quest’anno, hanno camabiato allenatori e giocatori. La Roma parte da una base e sarebbe sciocco non sfruttarlo e magari rammaricarsi come nel 2010. Tutti uniti, guardiamo con positività alla prossima partita.Dzeko? Questa squalifica può essergli utile per ritrovarsi e rasserenarsi. Sta vivendo un periodo non eslatante e la sosta gli farà bene. E’ un ragazzo che lotta e si impegna, sviluppa un gioco diverso anche dalla sue doti. Fa bene il difensore e il centrocmapista ma ora deve fare benissimo l’attaccante come sa fare. E’ un fatto psicologico, aver trovato il gol soolo con la Juve può condizionare l’attaccante che vive per il gol. Spero che ritrovi la via dei veri attaccanti e realizzare gol. Pjanic? Da tutti è considerato un grandissimo giocatore che in alcuni momenti alterna buone partite ad alcune non esaltanti. E’ un giocatore che va aiutato e anche indirizzato a giocare in modo leggermente diverso. A volte per me si abbassa troppo sulla linea di De Rossi, la Roma ha bisogno di gente con gamba che vada a rete“.

Infine, di seguito riportiamo le dichiarazioni di Mario Brozzi, ex medico dei giallorossi:

Mi dispiace tantissimo perché da bambino sognavo di diventare il medico della Roma. Il secondo amore che ho avuto dopo mia madre è stata la Roma e vederla così dispiace a tutti. La Roma è la Roma, anche se in autunno molte piante tendono ad appassirsi, poi hanno dentro la vita che tende a farle rifiorire. Auguro questo alla Roma, di tornare a germogliare presto i semi di una nuova Roma. Che poi sarà lo spirito di una dirigenza che si possa confare a un popolo che considero eletto come quello della Roma. Garcia? Lo considero uno dei migliori allenatori che abbia mai visto giocare. La Roma del primo anno non l’avevo mai vista. Non credo che sia il mister il problema. Vedo una squadra che non ha la condizione fisica per poter sopportare un certo gioco. Oggi credo che alla Roma manchi il motore non la guida. Quando vedo un giocatore al 70’ con le mani sulle ginocchia, penso che la mancanza sia nella forza, non nella volontà. Il calciatore perde se non ha la forza per vincere. Mettiamo da parte egoismi per il bene di questa squadra e ognuno facesse il suo. Tornassero ad allenarsi con una preparazione da calcio e poi Florenzi tornerà a correre sulla fascia. Giusta la sosta di Natale? Per una sosta non c’è mai tempo. In Italia ci fermiamo il giorno dopo la partita, in Olanda due giorni dopo perché la crisi dell’acido lattico è dopo le 48 ore.  Il calcio è un equilibrio molto sottile dove il calciatore è un diamante fatto di sfaccettature. Ha bisogno di entusiasmo, di deve divertire, deve avere una società forte alle spalle, dev’essere bene allenato, con un medico pronto a curarlo se sta male, non i 4 mesi di Totti o gli anni di Strootman. Tutta quella costituzione che dia la tranquillità in quel momento di trovarsi al momento giusto nel posto giusto“.

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