Garcia: “L’eliminazione è avvenuta in un momento difficile, è questo il vero problema. Non so se sarà la mia ultima partita, ma conosco bene le regole del gioco”

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Da nostro inviato Edoardo Tomassi  direttamente da Trigoria

E’ andata in scena la consueta conferenza stampa pre partita. Rudi Garcia, oltre ha parlare del match in programma domani alle 15:00 presso lo Stadio Olimpico contro il Genoa, ha commentato il periodo attuale della Roma e del suo futuro in giallorosso.

 

 

 

 

 

Queste le sue parole:

12398973_10208198312861252_1402711878_nPunto di vista ambientale in vista di Roma-Genoa: “Dobbiamo dimostrare la nostra voglia e determinazione. Sappiamo che non ci sono partite facili in Serie A ma dobbiamo fare di tutto per prendere i 3 punti anche contro un Genoa in difficoltà”.

Se quella di domani sarà la sua eventuale ultima partita : “Non penso a questa cosa, ho altre battaglie da portare avanti. Conosco le regole del gioco. Cono la mia squadra e i miei ragazzi. Sono combattivo, credo nei miei ragazzi. E’ vero che abbiamo fallito in Coppa Italia. Ho preso decisioni dopo la partita. Dobbiamo avere carattere e personalità”.

Sulla vicinanza della società circa il suo futuro: “Fino al derby andava tutto bene, ma non è che è tutto negativo perchè non vinciamo da un mese. Il vero fallimento è aver perso contro lo Spezia, squadra di serie B ed essere stati eliminati in Coppa. In Champions e in campionato ci siamo. Manca ancora tutto il girone di ritorno e il campionato è ancora alla portata. Faremo di tutto per fare il nostro dovere”.

Sulle decisione che sta prendendo in questi giorni e su Iturbe: “Iturbe sarà convocato, così come Gervinho. Per la squadra bisogna dare tutto e ritrovare freschezza fisica e verve. Nella seconda parte del campionato non giocheremo ogni tre giorni e questo ci aiuterà. I ragazzi sanno cosa penso e ci siamo confrontati tutti al termine della sconfitta contro lo Spezia. Il ritiro serve per vivere insieme e valutare i giocatori singolarmente come persone, oltre che calciatori.”

Nuovamente sulla vicinanza della società e sull’assunzione di colpa: “Parlo ogni giorno con loro, con Walter (Sabatini) e Mauro(Baldissoni) continuamente, mentre col presidente il giorno dopo l’eliminazione. Sappiamo che nel calcio serve vincere e nient’altro. Ovviamente sono il capo branco e quando i risultati non vanno bene ho le mie responsabilità. Attualmente non è facile per i giocatori giocare all’Olimpico e non è un caso che giochiamo meglio in trasferta. Ovvimente questo non dev’essere un alibi, ma il tifo in casa ci manca”.

Se sia Garcia stesso il problema per la Roma: “Come ho sempre detto, se non mi sento più utile alla squadra mi farò da parte. Io ho bene in testa quali sono gli obbiettivi, sono motivato”.

Rifacendosi alle dichiarazioni di maggio, se quel discorso sia stato capito all’interno della società: “Io posso parlare del presente e non del passato. Sappiamo che quest’anno c’era più pressione, soprattutto in Champions, con un gruppo abbordabile. Questo ci ha tolto sia energia mentale che fisica. Abbiamo perso alcuni giocatori importanti compreso il Capitano. In campionato siamo comunque il secondo miglior attacco e stiamo migliorando in difesa. La delusione vera è l’eliminazione dalla Coppa Italia”.

Sulle dichiarazioni di Zeman riguardo i calciatori: “Non commento tutte le dichiarazioni fatte. NOi lavoriamo tutti insieme e sono contento con i rapporti con i miei dirigenti. E’ normale difendere i calciatori, per rispetto reciproco. Il problema è che abbiamo due facce: Prestazioni sorprendenti con bel carattere alternate a partite come Atalanta e Spezia. Io ho il compito di far in modo che questi cali non accadano. Le mie energie le uso per spingere la squadra a fare grandi cose sempre e non solo i alcune partite. L’eliminazione è avvenuta in un momento difficile, è questo il vero problema”

Spiegazioni sull’alternanza di prestazione e sulle  soluzioni da trovare a gennaio: “Ci sono molte cose da cambiare, ritmi d’allenamento, esperienza da aumentare per i giovani in rosa”.

Riguardo alle domande dei calciatori a seguito dei problemi di squadra e sul mercato: “Ho piena fiducia nel mio direttore sportivo, siamo sempre in contatto e decidiamo insieme. Sapete che per me lo spogliatoio è un  luogo sacro, so prendere decisioni e confido molto nel mio staff, ma anche suggerimenti da parte dei calciatori sono ben accetti. Possono sempre dire la loro, la squadra è fatta da tanti leader”.

 

 

 

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