Champions League: la Roma sfonda il tetto dei 60 milioni oltre agli introiti dal botteghino

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Il passaggio della Roma agli ottavi di finale di Champions League, anche se arrivato tra i fischi dello Stadio Olimpico, avrà un impatto importante sulle casse della società, sul bilancio e, perché no anche sul mercato.

Leggiamo spesso le cifre più disparate intorno ai compensi relativi alle manifestazioni europee e al market pool messo a disposizione dalla Uefa per le squadre partecipanti, che più vanno avanti più incassano, e meno vanno avanti le squadre appartenenti alle stesse federazioni e meglio è dal punto di vista economico.

Oggi la Redazione di Bar Forza Lupi ha voluto approfondire il tema con l’amico ed esperto Marco De Santis, laureato in scienze statistiche ed economiche, giornalista pubblicista e titolare del blog “Calcio e altri elementi”.

Pe la partecipazioni alla Champions League esistono dei premi fissi legati alla partecipazione stessa e ai risultati ottenuti sul campo, e una quota variabile, il market pool, che cambia a seconda della federazione che si rappresenta e a seconda di quante squadre connazionali partecipano o meno.

La quota fissa è un dato di cui siamo a conoscenza ed ammonta a 724,4 milioni di euro. Questi vengono distribuiti in questo modo:

  • 12 milioni alle partecipanti alla fase a gironi
  • 5,5 milioni alle qualificate agli ottavi di finale
  • 6 milioni per chi arriva ai quarti
  • 7 milioni per le semifinaliste
  • 10,5 milioni per chi si gioca in finale la coppa dalle grandi orecchie
  • 4,5 per chi si aggiudica il trofeo

Inoltre per ogni match disputato la Uefa mette a disposizione 1,5 milioni per chi vince la partita e 0,5 milioni in caso di pareggio.

La Roma, avendo pareggiato 3 partite vincendone soltanto una, in questo momento si trova in questa situazione:

12 milioni per la partecipazione alla fase a gironi, 5,5 milioni per la qualificazione agli ottavi di finale, 1,5 milioni per la vittoria contro il Bayer Leverkusen, 1,5 milioni per i 3 pareggi conseguiti contro Barcellona, Bayer fuori casa e Bate Borisov. Il totale ammonta fino a questo momento a 20,5 milioni di euro.

Passiamo ora alla quota variabile alla quale possiamo risalire grazie al bilancio della Lazio. Il market pool totale messo a disposizione dalla Uefa ammonta a 489,9 milioni di euro. Questi vengono poi suddivisi per le varie nazioni in base ai soldi investiti dalla televisioni per l’acquisizione dei diritti tv.

Da questa stagione anche chi viene eliminato dai play off ottiene un gettone di presenza che ammonta al 10% dell’intero importo destinato alla federazione di appartenenza e, avendo la Lazio messo a bilancio 11 milioni di euro per la partecipazione ai preliminari, si deduce che l’importo destinato alle squadre italiane è di 110 milioni di euro.

Tolti gli 11 milioni che la Uefa destinerà al club di Lotito restano 99 milioni a disposizione di Roma e Juve. Ma questi come verranno distribuiti?

Il 50% verrà distribuito in base al piazzamento nel campionato precedente con una quota più alta per la prima e una percentuale più bassa per la seconda. La metà dell’intero “bottino” ammonta quindi a 49,5 milioni di euro che ipotizziamo sarà distribuita n questo modo (da prendere in considerazione con uno scarto minimo sia per eccesso che per difetto): 28, 4 milioni alla Juve vincitrice del campionato e 21,1 alla Roma seconda in classifica.

Il restante 50%, gli altri 49,5 milioni, verranno poi divisi in base al numero di gare disputate nel corso della manifestazione. Avendo passato il turno entrambe le formazioni italiane hanno “guadagnato” fino ad ora un minimo garantito di 18,8 milioni di euro, lasciando ancora fuori 11,4 milioni che verranno distribuiti in egual misura qualora entrambe dovessero uscire nel corso dello stesso turno, o in quantità maggiore alla squadra che tra le due avrà disputato più gare da qui alla fine della manifestazione.

Morale della favola possiamo affermare che la società di Pallotta fino a questo momento si è guadagnata 20,5 milioni dalla quota fissa oltre ad altri 39,9 provenienti dal market pool (21,1 +18,8), per un totale di 60,4 milioni di euro.

Per quello visto sul campo sembra difficile poter incrementare questa già consistente somma anche se, anche in caso di eliminazione dagli ottavi di finale, potrebbe aumentare comunque se la Juve dovesse essere eliminata nel corso dello stesso turno.

Abbiamo tralasciato “l’indotto” delle gare Champions che al netto dello sciopero della Curva Sud ha comunque fatto registrare degli ottimi incassi (i mini abbonamenti sono stati acquistati anche da chi ieri è rimasto a casa) come per esempio i 3,5 milioni di euro che hanno fatto sorridere il cassiere di Trigoria al termine della gara contro il Barcellona.

In chiusura sottolineiamo come lo scorso anno l’As Roma abbia ricavato 42,2 milioni dalla Champions League, 1,2 dall’Europa League e 8,8 dal botteghino (7,1 per la Champions e 1,7 per l’Europa League).

Domenico Rimedio

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