Sabatini: “Nessuno assolto, ma dobbiamo reagire”

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Dopo la sconfitta per 0-2 contro l’Atalanta, Walter Sabatini è intervenuto ai microfoni di Roma TV per commentare la sconfitta e per parlare di eventuali decisioni che verranno prese per cambiare la situazione attuale della squadra.

Ecco le sue parole: “Ci siamo parlati con lo lo staff e i dirigenti. Ci dobbiamo chiudere, prendere le critiche che meritiamo, a partire da me. Non sarà facile tirarsi fuori da questa situazione, il nostro credo è precipitato. Qualcuno ci aveva assolto dopo Barcellona, ora non è più possibile. Da questi momenti si esce con la generosità e i comportamenti leali; impegno nervoso straordinario che ci aiuterà a uscire dell’impasse. Cosa ci siamo detti col Mister? Che è un momento brutto, la squadra è reduce da un momento sofferente. A Barcellona al squadra aveva messo le carte vincenti per vincere, non in maniera spettacolare. Poi tutto si era fatto nero, ed era difficile ribaltare la situazione. Non conosco metodi taumaturgici. La responsabilità si assume dentro di noi, sapendo dove abbiamo sbagliato o e correggerci. Ai tifosi dico di non perdere la fede, in questo momento questa richiesta verrà accolto con sarcasmo ma vogliamo continuare su questa richiesta. Il calcio lo conosciamo. Sappiamo che se ne viene fuori col sacrificio e la responsabilità. Nessuno può essere assolto, né l’allenatore né la società. Dobbiamo definire questa crisi, non viviamo su una nuvola, siamo appesantiti e dobbiamo reagire. È il nostro dovere, anche quello dei calciatori, che sono seri ma non possiamo eliderli da responsabilità. Sono forti, ma oggi dirlo è difficile! Cosa è successo dopo la sosta? È ridicolo pensare che siamo andati in pausa con uno stato d’animo diverso. Le nazionali, gli infortuni non ci possono giustificare. Ci dobbiamo assumere piene responsabilità. Reagiremo uniti, non ci saranno elementi di disturbo e gente che scappa. Qua nessuno scappa, risolveremo insieme i problemi“.

Le parole di Sabatini a Premium Sport: “Abbiamo giocato una partita da convalescenti, venivamo da una sconfitta difficile da metabolizzare. Sapevamo che non avremmo fatto il massimo ma speravamo di vincerla con altri requisiti. E’ un momento drammatico, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità adottando i comportamenti corretti. Dobbiamo correggerci e tornare protagonisti come 15 giorni fa. Garcia? L’allenatore fa il suo lavoro bene ma non è fortunato, siamo tutti sul banco degli imputati. Dobbiamo uscirne come gruppo, non serve un colpevole. L’allenatore merita la Roma e rimarrà, troveremo insieme una soluzione. Siamo rammaricati ma consapevoli di avere la possibilità di rimetterci in sesto. E’ l’unica via che conosciamo per tirarci fuori da questo momento. La squadra non gioca con le sue qualità, siamo andati alla sosta con un animo diverso e poi siamo piombati in una situazione difficilissima. Abbiamo fatto una campagna acquista indirizzata sull’attacco e proseguiremo con i giocatori presi. Poi l’allenatore vedrà le soluzioni migliori, anche per Dzeko, lui è molto generoso che fa il terminale e il playmaker. E’ un’operazione che rifaremmo“.

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