Turone: “Giusto centellinare Totti, ma ha una classe superlativa”

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Sandro Mazzola e Turone in una immagine del 15 marzo 1981. ANSA

Maurizio Turone, ex Roma e Genoa, è stato intervistato da Pianetagenoa1893.net 

Si sarebbe mai aspettato una salvezza con così tante giornate d’anticipo?
“Non avevo dubbi perché il Genoa ha molta più qualità delle squadre che gli stanno dietro in classifica e, credo, anche di molte che lo precedono in graduatoria. È stato un anno un po’ storto con al centro un periodo di crisi, abbastanza normale nel calcio”.

A salvezza acquisita il Genoa può programmare con più serenità il futuro?
“Può trarne vantaggio la società. Addirittura può comportare un riflesso negativo per i giocatori che magari giocano con meno cattiveria. Tuttavia ci sono squadre che fanno risultato quando sono più libere di testa e recuperano qualche giocatore nella parte finale di stagione”.

Che cosa cambia nella testa di un calciatore giocare senza obiettivi?
“Se uno lo sapesse correggere avrebbe risolto il calcio, sarebbe troppo semplice, non ci sarebbero più periodi di crisi. Il Genoa ha ancora un obiettivo a breve termine, il derby che deve conquistare”.

Per quale ragione, quest’anno, non si è visto il solito calcio di Gasperini?
“Sono mancate le ali in certi momenti della stagione, per infortunio o per squalifica. Il mister conosce benissimo le esigenze della squadra e quando rinuncia al suo modulo dietro c’è sempre una valida motivazione. Mi auguro che Gasperini rimanga perché da quando c’è lui il Grifone ha avuto il miglior gioco degli ultimi vent’anni”.

Il Grifone ha sempre reagito alle sconfitte: succederà così anche lunedì?
“É una squadra che ha della personalità e la dimostra in questo momenti, quando perde. Quest’anno ho visto raramente un Genoa da dimenticare sotto il profilo della prestazione”.

L’assenza di Pjanic cambierà qualcosa a livello tattico nella Roma?
“Il bosniaco è un ottimo giocatore ma credo che Spalletti non snaturerà il proprio calcio.

Totti?
Ha un’età che non gli consente più di giocare sempre, è giusto centellinarlo ma spero che continui a giocare nella sua Roma perchè ha una classe superlativa. Gli consiglio di prendere spunto da Antonio Angelillo: venne al Genoa a fine carriera, giocò dieci partite da titolare e ci fece fare venti punti”.

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