Spalletti non ci sta: ” Siamo deboli, dobbiamo crescere. Il Real non era irresistibile”

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a9817e19c5a737a21cf558485eff4c13_169_xl Luciano Spalletti, visibilmente amareggiato per il risultato, ha parlato ai microfoni di mediaset premium. Ecco le sue dichiarazioni: 

Se non segni e gli altri lo fanno è inutile recriminare: 2-0 all’andata e al ritorno, qualificato giustamente il Real. Errori dettati dalla bravura degli altri ma va preso atto della realtà, che dice che oggi abbiamo perso 2-0. Gli altri sono discorsi. Non so si poteva fare di più, per quello che si è visto forse sì. Dopo l’andata ero convinto di poter lottare per il passaggio del turno, se vogliamo barcamenarci sull’idea che siamo bravi si possono fare i complimenti alla squadra. La realtà dice che dobbiamo crescere come realtà e cattiveria, siamo deboli anche se ci sono capitate occasioni. Alla prima occasioni non siamo la squadra del livello che dovremmo. Il Real Madrid non sta passando un momento bellissimo, probabilmente non è una cosa irresistibile. La squadra sarebbe stata questa anche con Nainggolan, l’atteggiamento sarebbe stato quello. L’andata forse è arrivata troppo presto, si poteva fare di più, in futuro sicuramente metteremo a posto qualcosa. Però l’essere tranquilli o soddisfatti di queste due partite mi angoscia: figurati a che livello eravamo caduti di testa se siamo contenti dopo due sconfitte per 2-0. Bisogna velocemente prendere atto della realtà senza raccontarci favole o la strada è ancora più dura. Dobbiamo crescere velocemente, non va bene. Non voglio tirare dentro il lavoro di chi mi ha preceduto che è stato un bel lavoro, ognuno ha il suo e per quello che si è visto nell’ultimo periodo i ragazzi hanno lavorato bene e sono nella direzione giusta. Ma bisogna fare balzi e non passettini, la squadra ha calciatori in grado di farli. Quando rientro dopo stasera e vedo i calciatori soddisfatti della prestazione, questo mi crea un malessere difficile da superare. La testa diventa fondamentale, avere quella convinzione che il lavoro e il pensiero di far parte della Roma come di una famiglia, della solidità mentale di non abbassarsi… Secondo  me ci è andata bene, non ki sarei sorpreso di riprenderne come successo in precedenza. Io nella storia della Roma ne ho fatti di risultati da portarmi dietro, e stasera ho visto la stessa situazione, non ho visto questa forza mentale. Non è facile farlo capire ai giocatori e bisgna cambiare i pensieri nella testa su questa partita. Uno rientra nello spogliatoio ed è amareggiato, non si rende conto dell’occasione buttata via in questo doppio turno. Ci sono campionati con 38 partite in cui fai benino e ti viene detto che hai fatto benone. Alcune partite hanno un impatto sul calcio mondiale che ha un impatto maggiore delle 38, questa è una di quelle partite. Tu te la devi giocare, ci sarà rimpianto quando non te la sarai giocata convinto di portare a casa il risultato. Non l’abbiamo fatto, dobbiamo prenderci il risultato e non analizzare altre cose intorno o ci facciamo male”.

1 commento

  1. anche se come dice Luciano, i giocatori ci sono, dobbiamo capire che “i cambiamenti” avvengono lentamente e debbo essere assimilati. per questo si deve lavorare tanto. buon lavoro

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