LEICESTER, TROPPO FOSTER! Chelsea in fuorigioco

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12788080_10207077301465204_729778474_nEmozioni uniche, emozioni che difficilmente si vivono in altri campionati, in altri stadi. Attaccamento alla maglia, il crearsi di quella sinergia che fa di tifosi e squadra un corpo unico, un corpo composto da una sola anima. “I tifosi sono il dodicesimo uomo in campo”. Quante volte abbiamo sentito questa frase? Giocano un ruolo fondamentale, il loro apporto può dare quella giusta motivazione per gettare il cuore oltre l’ostacolo, far si che si compia l’impresa. La loro presenza non deve mancare, soprattutto quando la situazione è delicata, troppo facile in circostanze inverse. Sono l’uomo in più. Oggi, a Birmingham, si è assistiti ad una scena altamente emotiva: sessantesimo minuto, Romelu Lukaku mette la parola fine al match, Aston Villa 0 – Everton 3 (1-3 finale), padroni di casa non pervenuti. Ma i circa 30000 presenti non abbandonano lo stadio. Ciò che fanno è da pelle d’oca: iniziano ad incitare la squadra più di quanto non avessero fatto prima, cominciano a cantare con quanto più fiato hanno in gola, a testimonianza che il loro amore è più forte di un’amara retrocessione ormai vicina. Si, perché solo la matematica non condanna i Villans: diciotto sconfitte subite in ventotto partite sono troppe, e trent’anni dopo la squadra di Brimingham sembra destinata a scendere di categoria. Ode ai Villans: se non a quelli in campo, a quelli presenti in tribuna.

Piani alti. Il Leicester impatta su Ben Foster. Il portiere inglese del WBA è stato autore di una super prestazione, tanto da risultare il migliore in campo. Più volte ha abbassato la saracinesca su Okazaki, Vardy e Morgan. La partita non è iniziata nel migliore dei modi per le Foxes, che nonostante la superiorità territoriale si sono trovati in svantaggio dopo 11 minuti: Rondon gioca di fisico, si presenta a tu per tu con Schmeichel e lo trafigge. La bellezza di questo Leicester di Ranieri sta nella tranquillità, nel non subire la pressione, di non cadere in ansie e frenesie. Di fatti non si scompongono, continuano nel loro gioco, non bello, ma efficace, e sul finire dei primi 45 la ribaltano con Drinkwater e King. Al 5° minuto della ripresa, Gardner, con un capolavoro su punizione, ristabilisce il pari e dà il via allo show di Ben Foster. Terzo risultato utile consecutivo e secondo di prestigio per il WBA, che dopo aver espugnato Goodison Park e aver vinto contro il Palace, riesce a strappare un punto importante allontanandosi sempre di più dalla “red zone”.

“Zona rossa” in cui è invischiato il Norwich, che viene sconfitto per 1-2 in casa dal Chelsea. i Blues partono forte, e dopo nemmeno un minuto sono in vantaggio con il gol del giovanissimo Kenedy. Prima della fine del primo tempo, svista del guardialinee, Diego Costa in netto fuorigioco infila Ruddy ed è 0-2. I Canaries hanno molto da recriminare, tra occasioni sprecate e traversa di Cameron Jerome. A nulla vale il gol di Redmond. Votato all’attacco, il Norwich in cerca dell’insperato pareggio ha concesso praterie al Chelsea, che ha avuto più occasioni per chiuderla sull’1-3. Continua il periodo d’oro per gli uomini di Gus Hiddink, che iniziano a scalare la classifica ed in attesa dei match di domani si piazzano all’ottavo posto.

Cosa ti succede, Southampton? Dopo lo stop di sabato scorso in casa contro il Chelsea di Hiddink, i Saints si fermano di nuovo, stavolta a Bournemouth. Gli uomini di Ronald Koeman hanno subito per larghi tratti del match il gioco dei padroni di casa che la sbloccano con Cook e la chiudono con Afobe a dieci minuti dal termine. La serie di due sconfitte consecutive arriva non nel miglior momento della stagione, ed i Saints devono ripartire subito per restare agganciati al treno Uefa.

Emozionante 2-2 allo Stadium of Light tra Sunderland e Crystal Palace. Padroni di casa in vantaggio con N’Doye. I Black Cats, non hanno fatto, però, i conti con Wickham, ancora autore di una doppietta dopo quella inutile del match precedente contro il WBA. Sembra tutto fatto, Alan Pardew si appresta a ritornare alla tanto agognata vittoria, ma niente da fare per lui. Big Sam Allardyce caccia l’asso dalla manica, al 90esimo minuto: Fabio Borini segna, ed è 2-2. Che cuore il Sunderland, che beffa per il Palace.

CDN

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