SZCZESNY 6
Una gran parata sul diagonale di Maccarone, l’uscita sfortunata nell’1-1 dell’Empoli e qualche incertezza nelle uscite.
MAICON 6,5
Benissimo per la prima ora di gioco. Poi, di colpo, sparisce e viene sostituito. Va bene così.
RUDIGER 7
Salva alla grande su Maccarone, regge la difesa in assenza di Manolas e va bene anche a destra.
ZUKANOVIC 6,5
Soffre la velocità dei dirimpettai, ma non demorde mai e tutto sommato va più che bene.
DIGNE 6
Spinge bene, ma crossa male. Qualche volta viene saltato con troppa facilità.
KEITA 6,5
Grande sostanza e qualità in mezzo al campo.
PJANIC 7
Segna il nono gol del suo campionato e sforna una prestazione superba, di grande qualità e sostanza. Prende anche tanti calci, dimostrando di essere in serata da combattente.
NAINGGOLAN 6
Una partita di grande intensità, condizionata, però, dall’infortunio al polpaccio che lo costringe alla resa al 37’.
SALAH 7
Dopo quello che aveva fatto vedere Spalletti in conferenza stampa era sotto esame per vedere che “comportamenti” avrebbe tenuto. Ha risposto con quelli giusti. Con Spalletti è rinato.
PEROTTI 7
Un’ora alla grande da finto centravanti, con imbeccate, assist e sponde perfette. Poi cala. Ma il più lo aveva già fatto.
EL SHAARAWY 7
Una splendida doppietta. Primo gol con un tiro eccezionale, secondo da grande opportunista, che crede nell’azione del compagno fino alla fine e viene premiato.
IAGO FALQUE 6
Così così. Ma l’intermedio non è il suo ruolo. Per questo e per la volontà che ci mette gli diamo la sufficienza.
DZEKO sv
Entra alla fine, a gara decisa.
SPALLETTI 9
Sesta vittoria consecutiva. Un’ora di grande Roma, che sul suo campo annichilisce una delle squadre migliori del campionato. Tattica perfetta e scelte degli uomini più che giuste. Si accorge per tempo che Maicon non ce la fa più mette Manolas spostando Rudiger a destra. Mette Dzeko nel finale per tenere la palla su. Tutto bene, così come la Roma che sta plasmando, capace di giocare con più moduli (con o senza Dzeko, ad esempio) a seconda dell’avversario che ha davanti. La rinascita giallorossa è merito suo. Troppo diversa e più forte questa Roma da quella ultima di Garcia. A memoria non ricordiamo un miglioramento così evidente di una squadra dopo il cambio di allenatore. Segno che prima qualcosa non andava proprio più. I tanti tifosi al seguito gli fanno i cori di incitamento. Hanno ragione.