CRAZY AFTERNOON! Disastro United, certezza Saints

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Our time is running out…”: così cantavano i Muse in un loro famosissimo brano del 2003. Il nostro tempo sta scadendo e, aggiungiamo noi, con esso anche la pazienza. La frase è una sintesi perfetta per la descrizione dell’umore dei tifosi dei Red Devils, che vedono i loro sciupare un’altra importante occasione per avvicinarsi a quello che ormai è l’obiettivo massimo stagionale: il piazzamento Champions’, soprattutto in virtù degli scontri ad alta quota di domani che volente o nolente avrebbero avvicinato gli uomini di Van Gaal a tale zona. Invece no, allo Stadium Of Light si scrive tutt’altra storia: è il Sunderland ad imporsi con il risultato di 2-1. I Black Cats entrano in campo più determinati e dopo 3 minuti sono già in vantaggio: punizione del tunisino Khazri ed è 1-0. Gli uomini di Big Sam Allardyce continuano ad attaccare, recriminano per un calcio di rigore, ma vengono beffati a sette minuti dall’intervallo: Martial costruisce e rifinisce l’azione approfittando della respinta di Mannone su tiro di Mata. Si va al riposo sul risultato di 1-1. Nella ripresa la musica non cambia, è sempre il Sunderland ad attaccare a testa bassa, prima Rooney su O’Shea e in seguito due salvataggi di De Gea tengono a galla lo United fino al minuto 81: Kone, lasciato libero da ogni marcatura, stacca di testa verso la rete e con la complicità dello sciagurato De Gea (autorete), gli uomini di casa tornano nuovamente in vantaggio. Il risultato non cambia fino al triplice fischio del signor Marriner. 3 vittorie nelle ultime 13 partite, bottino magro e preoccupante per il Manchester United che si appresta a vivere un’altra settimana di passione, nel mentre si fa sempre più vivo lo spettro del Mago di Setubal, Jose Mourinho.

Non mancano le sorprese sugli altri campi. Il risultato più sorprendente arriva da Liverpool, Goodison Park, dove l’Everton viene sconfitto per 1-0 dal WBA. Il manager gallese Tony Pulis risorge e lo fa proprio in casa dei Toffees: i suoi vanno subito in vantaggio con un gol del venezuelano Rondon e dimostrano di saper soffrire. Se Pulis esce dal periodo negativo, Alan Pardew non sa più a che santi votarsi. Il suo Crystal Palace allunga a 9 la striscia di partite senza vittoria, soccombendo in casa 1-2 contro il Watford sotto i colpi di Deeney. Vince lo Stoke City in casa del Bournemouth per 3-1: ad aprire le danze è stato l’acquisto più costoso della storia dei Potters: Imbula. Il “When the Saints go marchin in” risuona anche in terra gallese, dove il Southampton batte per 1-0 lo Swansea, grazie ad una rete di Long, dando la prima delusione all’italiano Guidolin e rosicchiando punti al Manchester United, uscito sconfitto nel lunch match, e al West Ham. Succede di tutto durante la partita degli Hammers: con il fiato corto a causa dei 120 minuti di martedì contro il Liverpool in FA Cup, gli uomini di Bilic vanno in svantaggio di due gol finché non sale in cattedra il giocatore più chiacchierato di Boylen Ground – visto l’interesse dei grandi club di Premier – Dimitri Payet, protagonista con gol e autore dell’assist a Mark Noble per il definitivo 2-2 contro il Norwich City, nonostante gli ultimi minuti palpitanti con i Canaries vicini al gol del vantaggio, mai trovato.

Un sabato dedicato alla media bassa classifica in attesa di respirare l’area delle zone alte, iniziando alle 13.00 con Arsenal–Leicester, mentre alle 17.15 si giocherà Manchester City–Tottenham; nell’intervallo tra i due match, un intrigante Aston Villa–Liverpool, per una domenica da vivere tutta di un fiato.

CDN

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