Luciano Spalletti è intervenuto ai microfoni di Sky al termine della gara vinta dalla Roma contro il Frosinone.
Inizio di un percorso virtuoso? “Quello che mi sale agli occhi è vedere con quale emozione si abbracciano i ragazzi alla fine di questa vittoria. E’ la sintesi del momento mentale di questa situazione. In alcuni momenti dentro la partita hanno difficoltà a fare quello che è nelle loro qualità. Abbiamo fatto 3 gol, abbiamo gestito la partita anche bene e i ragazzi si son lasciati andare e hanno ritrovato il piacere di giocare la palla”.
Squadra abituata a giocare senza centravanti? “Francesco tra le linee non soffre, in allenamento quando tira prende sempre gli angoli. Ha quella personalità qiel carattere e quella storia che ha solo lui, non ce ne sono altri. Non bisogna mettere a confronto Totti e Dzeko, l’età di Francesco non lo aiuta a fare 90 minuti mentre la squadra ha bisogno di gente che pedala. Come Maicon, avrei potuto utilizzarlo ma aveva pochi allenamento nelle gambe”.
La squadra deve ancora assimilare i tempi ma ci vuole anche un po’ di follia? “Si, i tempi ma anche le scelte del momento. Quando ti vengono a mordere bisogna saperlo riconoscere. Quando gli avversari riconquistano palla bisogna aggredirli e non farli allargare. Ci sono diverse cose che dobbiamo ancora fare ma questa sera abbiamo visto uno stralcio di squadra che cerca di giocare a pallone”.
El Shaarawy? “E’ contento di far parte di questa famiglia e fa quel colpo di folli anche ti da qualcosa in più perché ha avuto il coraggio di farlo. Devono farlo anche altri”.
Sembrava che in difesa si giocasse in un modo e nella fase offensiva in un altro: “Ruediger ci ha dato una posizione in più. Zukanovic aspettava un po’ di più per permetterci di restare in 3 e coprire meglio l’ampiezza del campo. Si difendeva a 4, si fa girare palla in tre, ora nel calcio italiano ci sono allenatori che insegnano le vie di mezzo e bisogna farsi trovare pronti”.