Greco: “Il cambio di allenatore? Porterà un cambio di mentalità”

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Romano di San Basilio, domenica Leandro Greco affronterà la sua vecchia squadra da avversario indossando la maglia del Verona.

Il centrocampista di Delneri ha rilasciato alcune dichiarazioni all’As Roma Match Program:

Domenica sarà una partita importante per entrambe le squadre, cosa si aspetta?
“Indubbiamente una partita dura, con una Roma così… Il valore della squadra è indiscutibile. Mi aspetto però di rivedere l’atteggiamento delle ultime partite. Con il Palermo ci meritavamo altra sorte, abbiamo prodotto un bel gioco. Ci manca questa maledetta vittoria e chissà che a Roma la fortuna non giri…”.

Crede il cambio di allenatore possa essere un punto a favore della Roma o no?
“Di sicuro porterà un cambio di mentalità. L’ambiente in generale ha accolto alla grande il ritorno di mister Spalletti. È sempre complicato giocare contro una squadra che ha appena cambiato guida tecnica. Il tasso di difficoltà aumenta esponenzialmente”.

Cosa temete della Roma?
“La qualità globale del collettivo, che non è ancora esplosa. La Roma ha individualità in grado di spaccare la partita in due in ogni momento”.

Nel vostro organico ci sono parecchi ex romanisti, tra cui il mister, cosa vi ha detto?
“Niente di particolare, sinceramente. È concentrato sulla squadra, su di noi, più che sull’avversario. Sta lavorando tanto e bene, lo stiamo seguendo, siamo consapevoli di dover fare un miracolo per levarci da questa situazione”.

Il fatto di giocare all’Olimpico ha un peso?
“Per me sì, per ovvie ragioni dettate dal cuore. All’Olimpico è dura per tutti. In questo caso il ritorno di Spalletti potrebbe permettere all’ambiente di compattarsi, dunque l’Olimpico potrebbe trasformarsi nel classico e temuto dodicesimo uomo in campo”.

Greco e la Roma: lei è cresciuto nelle giovanili, ha vinto il campionato Primavera fino all’esordio in A in Parma-Roma dell’8 maggio 2005. Cosa ricorda del primo periodo a Trigoria, chi le è stato vicino in un momento di grande importanza per la formazione di un calciatore?
“Diciamo che considero la Roma la mia famiglia allargata, perché ne fanno parte pure mister Alberto De Rossi e Bruno Conti. Mi hanno adottato, cresciuto, educato e preparato con logica al salto nei professionisti. Ricordi? Un’infinità, ci sarebbe da scrivere un libro”.
Poi è andato e tornato più volte, ha incontrato anche MISTER Spalletti… Che allenatore è?
“Preparatissimo tatticamente, una persona sincera, schietta. Da questo capite il rapporto che tutt’ora mi lega a lui, ottimo. E poi sono molto legato alle persone del suo staff, che riabbraccerò volentieri. A fine gara, però!”.

 

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